«Frutta secca, bio sempre più importante»

Alimex: «Noci di Grenoble, volumi interessanti. Bene le prugne d'Agen»

«Frutta secca, bio sempre più importante»
Le importazioni di noci di Grenoble in Italia, nei primi due mesi di campagna commerciale, hanno sfiorato le quattromila tonnellate. Volumi interessanti, che confermano un trend positivo in atto da diversi anni, e che testimoniano il crescente apprezzamento dei consumatori verso la franquette. "La campagna è partita molto bene - conferma a Italiafruit News Davide Vancini, amministratore di Alimex, società modenese che da vent'anni opera come broker e intermediario soprattutto nella commercializzazione di frutta essiccata - C'è stato un netto anticipo stagionale, registriamo volumi interessanti, calibri non molto abbondanti e una qualità eccezionale che non vedevamo da tempo".



La commercializzazione del prodotto nuovo è partita nella prima decade di ottobre. E nonostante sul mercato ci fossero ancora noci provenienti da Cile, Argentina, Australia e nonostante la raccolta abbondante di altri Paesi europei, i volumi di noci di Grenoble si sono rafforzati a conferma di una predilezione di questo prodotto, con qualità e origine controllata riconosciute sia da operatori che consumatori.

Le noci di Grenoble arricchiranno le tavole degli italiani anche durante le festività natalizie, ma la campagna di quest'anno potrebbe essere più breve del solito. "Abbiamo prodotto in stock, la disponibilità c'è, ma se le vendite continueranno con questo ritmo difficilmente riusciremo a servire il mercato fino a Pasqua – fanno sapere da Alimex - E' in aumento anche la richiesta di noci di Grenoble biologiche, per il momento ne commercializziamo circa 200 tonnellate".



L'azienda emiliana commercializza in esclusiva in Italia le noci di Grenoble della cooperativa di produttori Coopenoix; mentre sul fronte delle nocciole francesi lavora con la cooperativa Unicoque, presente sul mercato col marchio Koki.



"Purtroppo la campagna delle nocciole ci ha punito sin dall'inizio - aggiunge Vancini - La nocciola del Perigord ha avuto una raccolta inferiore del 25% rispetto lo scorso anno a causa delle gelate di aprile e questo ha compromesso la campagna. Al momento abbiamo distribuito quasi 500 tonnellate di prodotto, meno rispetto ai volumi abituali, con nocciole dal calibro medio piccolo quando il mercato privilegia quelli più grossi. E' un'annata in stand by, si conferma l'apprezzamento del prodotto, ma purtroppo sono mancate quantità e calibro. L'augurio è quello di non incappare più in questo tipo di problemi, che penalizzano i produttori e il nostro lavoro".



Tra le proposte di Alimex ci sono anche le prugne d’Agen prodotte da Coufidou. Nel dipartimento del Lot e Garonna (Nuova Acquitania) si sta investendo molto sulla prugna: è una delle zone di produzione più importanti al mondo e negli ultimi anni ci sono state raccolte sempre più importanti e una filiera che sta riservando grandi attenzioni al lato produttivo, cercando di sviluppare qualità e calibro. La commercializzazione del prodotto in Italia, grazie alla presenza massiccia in Gdo, è soddisfacente e anche per la prugna d'Agen il bio rappresenta un plus che amplifica la portata del prodotto convenzionale.

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