Alma Seges, riflettori sui cambiamenti climatici

A Fruit Logistica 2018 focus su ruolo dell'agricoltura, sprechi e nuovi cicli produttivi

Alma Seges, riflettori sui cambiamenti climatici
Alma Seges continua a cavalcare l’onda dell’attualità: dopo essersi presentata a Fruit Logistica 2017 con una serie di iniziative dedicate a sostenibilità e biodiversità, per l’edizione del prossimo anno della fiera berlinese, in programma dal 7 al 9 febbraio 2018, l’Op campana presieduta da Aristide Valente punterà i riflettori sul ruolo dell’agricoltura nella lotta ai cambiamenti climaticiSettore primario come strumento per contrastare i repentini mutamenti meteorologici, dunque, attraverso l’adozione di pratiche agricole sostenibili, la lotta allo spreco alimentare e l’innovazione nei cicli produttivi

Il tema sarà al centro di un convegno in programma giovedì 8 febbraio alle ore 12 al quale interverranno - oltre a Valente - la presidente nazionale di Legambiente onlus Rossella Muroni, il presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, dirigenti della Regione Campania, l’assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata Luca Braia, il presidente del gruppo Alce Nero Lucio Cavazzoni, il vicepresidente di Alma Seges Guglielmo Noschese, il docente del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” Luigi Frusciante.

A seguire, momento di ristoro con il pranzo realizzato dallo chef contadino Pietro Parisi secondo i principi della cucina del recupero, tema che sarà al centro di un apposito dibattito con lui e Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania.


L’Op cilentana confermerà l’innovativo Ecostand da 200 metri quadri presentato per la prima volta nell’edizione 2017 (nelle foto sopra) che punta a combinare sostenibilità e alto livello estetico. 

“Fruit Logistica- si sottolinea da Alma Seges, da oltre 15 anni presente alla manifestazione - vuole essere ancora una volta l’occasione per confrontarsi con le più autorevoli realtà del settore, per intrecciare nuove relazioni e consolidare quelle esistenti, ma anche per ribadire l’impegno per una svolta dell’agricoltura in chiave sostenibile, in grado di avere un impatto positivo sul clima, sull’ambiente e sulle persone”.

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