Mercato Vicenza, proteste per il sabato a pagamento

Mercato Vicenza, proteste per il sabato a pagamento
“E' con sconcerto che apprendiamo a mezzo stampa dell’intenzione del Comune di Vicenza di richiedere un pagamento di un euro all’ingresso del Mercato ortofrutticolo il sabato. Tale intenzione, comparsa negli scorsi giorni sulla stampa, ci lascia sconcertati: il Mercato di Vicenza, nel corso della sua cinquantennale storia, da sempre svolge un’attività di calmiere dei prezzi dell’ortofrutta per la città di Vicenza e rappresenta un luogo dove la cittadinanza ha l’opportunità di acquistare frutta e verdura con risparmi notevoli senza rinunciare alla qualità". Questo è il commento di Luca Zanon, referente per Fedagromercati Vicenza, in seguito alla decisione del comune di Vicenza di prevedere il pagamento delle auto nel giorno di sabato per l’accesso all’area del Mercato ortofrutticolo.

"Il pagamento dell’entrata, sebbene di piccola entità - prosegue Zanon - influisce pesantemente sul costo finale della merce, perché i quantitativi acquistati sono piccoli: lo scontrino medio, il sabato, è inferiore ai 10 euro, con un’incidenza, quindi, di più del 10%. Non solo, ci sfugge quale sia il motivo di questo nuovo costo: come può l’Amministrazione avere ancora bisogno di prelevare risorse dal Mercato ortofrutticolo quando, dei più di 300mila euro che riscuote ogni anno con gli affitti dagli operatori, ne spende poco più di 100mila per la gestione? Una gestione che negli ultimi anni è stata sempre più carente, con un manto stradale dissestato, nessun controllo dei flussi di persone e di merci ed un bagno dei disabili che, nonostante le più di mille persone che frequentano ogni settimana il Mercato, è chiuso da più di un anno. Per questi motivi Fedagromercati Vicenza si opporrà in tutti i modi a questa decisione dell’Amministrazione e nel frattempo, quando questi nuovi costi di ingresso verranno implementati, proporremo ai nostri soci di scontare l’euro di ingresso ai propri clienti. Nella speranza, tuttavia, che questa folle proposta dell’Amministrazione venga ritirata".

Fonte: Ufficio stampa Fedagromercati