Pomodoro laziale, una campagna condizionata dalla Tuta

AgriPeppe: volumi ridotti e danni sostanziosi. Ora si spera di voltar pagina

Pomodoro laziale, una campagna condizionata dalla Tuta
Il pomodoro laziale è arrivato a fine campagna, una campagna che, come spiega a Italiafruit News Luca Peppe, presidente della cooperativa AgriPeppe di Fondi (Latina), è stata piuttosto complicata. “Il 2017 è stato molto duro: nel periodo estivo la Tuta ha creato danni immensi nel nostro aerale, un vero e proprio massacro che ha distrutto fiumi di pomodoro. E anche molte partite in commercio mostravano imperfezioni e danni”.

Con gli ultimi volumi di oblungo verde i produttori laziali sperano di voltare pagina. “La Tuta resiste ai trattamenti, è quasi indomabile e dà più fastidio alle tipologie rosse – aggiunge Peppe – mentre sul pomodoro verde, lavorandolo frutto a frutto, si riesce a eliminare la parte toccata dall'insetto. La produzione è stata quindi in calo nelle quantità, con un danno sostanzioso sui volumi. A livello di mercato, invece, i prezzi hanno rispecchiato l'andamento delle scorse stagioni: il danno è stato proprio sul quantitativo di prodotto disponibile e questo lascia l'amaro in bocca”.



La nuova campagna per il pomodoro di AgriPeppe inizierà, dopo i primi trapianti nel mese di febbraio, tra aprile e maggio. A febbraio, intanto, la cooperativa laziale sarà presente per la prima volta a Fruit Logistica e in fiera a Berlino la si potrà incontrare nella HallB presso la nuova ala City Cube – D06.

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