Marmocchi: «Riprende quota il mercato delle cipolle bianche»

Da dicembre a oggi i prezzi hanno subito diversi aggiustamenti verso l'alto

Marmocchi: «Riprende quota il mercato delle cipolle bianche»
Una campagna cipolle caratterizzata da offerta ridotta, sia nazionale che estera, e che sembra orientarsi a favore del prodotto italiano.

“Per il mercato delle bianche sta iniziando a muoversi l'export – spiega Davide Marmocchi, dell’omonima azienda di Argenta, tra Bologna e Ferrara, specializzata nella lavorazione di patate e cipolle - Sarà perché, in generale, manca prodotto, soprattutto di calibro grosso, ma i bulbi italiani si vendono meglio. La Spagna cerca le nostre cipolle e lo stesso fa il Nord Europa. Anche Germania, Paesi Bassi e Polonia, che di solito iniziano a importare a ottobre, sono partiti solo un mese fa”.



Rispetto a questa estate, al momento del ritiro delle cipolle, la situazione dunque è decisamente migliorata. “Da fine dicembre a oggi i prezzi delle bianche in sacchi da 10 chili sono già stati ritoccati al rialzo in più momenti, parliamo di 3-4 centesimi alla volta – continua Marmocchi – E ora, nei mercati all’ingrosso, siamo sopra i 50 centesimi”.

Discorso a parte meritano i cartoni, sempre da 10 chili. “L’anno scorso l’80-90% delle cipolle era venduto in sacchi e il rimanente 10-20% sfuso nei cartoni. Adesso è letteralmente l’opposto – osserva l’imprenditore – Lavoriamo pochissimi sacchi e, soprattutto, per l'estero. Poi, tante vert-bag da un chilo per i supermercati. Un po' come accade per le patate”.



“Purtroppo noi che ritiriamo il prodotto dagli agricoltori siamo un passaggio in più, è sempre stato così. Oggi alcune aziende si sono organizzate in rete di imprese e, con le attrezzature, possono confezionare le cipolle e immetterle direttamente sul mercato. Ma la cosiddetta filiera corta non giustifica prezzi così bassi come quelli che si vedono – conclude Marmocchi - Purtroppo in giro c’è anche molto prodotto di qualità mediocre”.

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