Melone del Senegal, Francescon cambia look

Stagione al via, degustazione in fiera. E la zucca raddoppia

Melone del Senegal, Francescon cambia look
Una nuova immagine per il melone del Senegal “firmato” Francescon: è iniziata ufficialmente ieri, con la raccolta dei primi frutti, la sesta campagna senegalese dell’Op mantovana. La commercializzazione in Italia prenderà il via a metà febbraio, ma alla Fruit Logistica di Berlino, da domani, sarà possibile assaggiare il prodotto in anteprima: è stata infatti organizzata una spedizione via aerea di 200 chili di melone per permettere di offrirlo a clienti e visitatori, nell’area degustazione dello stand dell'organizzazione virgiliana (nella hall 2.2), in "purezza" oppure “abbinato”: “E’ un’idea che abbiamo rubato agli amici e vicini di stand di Opera - spiega sorridendo Bruno Francescon - i più golosi potranno infatti assaporare quadratoni di melone insieme al cioccolato bianco, che ha dimostrato una particolare affinità”.    

Le aspettative per la campagna di commercializzazione sono elevate: "Gli impianti sono molto belli anche se l'allegagione è stata un po’ scarsa, nei primi trapianti, a causa dei continui sbalzi termici e in particolare delle notti fredde. I frutti, dopo un ciclo di maturazione molto lungo, denotano una qualità molto alta”. 



Sostanzialmente stabili, prosegue Francescon, le superfici dedicate al melone (130 ettari, 10 in più del 2017), mentre la zucca raddoppia gli spazi: da 20 a 40 ettari “per soddisfare una richiesta sempre più robusta”. La stagione scatta con due settimane circa di anticipo rispetto  allo scorso anno: “Contiamo di concludere la campagna all’inizio di aprile, quando è atteso il via della produzione siciliana”. 

Un prodotto consolidato che viene apprezzato dalle catene distributive: “La maggior parte dei player della Gdo dà ormai per assodato il melone del Senegal - dice l’imprenditore lombardo - abbiamo lanciato un nuovo prodotto da una nuova provenienza che nel giro di pochi anni ha saputo conquistare la fiducia di clienti e buyer. L’80-90% delle catene, ormai, vende melone del Senegal, preferito a quello di altre origini vuoi per l’affidabilità dal punto di vista qualitativo, vuoi per la stabilità dei prezzi che riusciamo a garantire. Una volta arrivato dall’Africa, oltretutto, il prodotto viene confezionato in Italia in modo da perfezionarlo e proporlo su misura ai nostri clienti”.


Qui e nella foto sopra meloni nei campi del Senegal

E da quest’anno ci sarà un nuovo packaging dedicato ("Delizie tutto l'anno") per caratterizzare e valorizzare: “Ogni melone avrà un nastro speciale e sarà brandizzato, mentre all’interno delle cassette i consumatori troveranno un depliant con la presentazione del prodotto, la spiegazione del motivo per cui viene coltivato all’estero e una serie di ricette”.

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