Pomodoro, Prandini: «Prezzo sfavorevole per il settore»

Pomodoro, Prandini: «Prezzo sfavorevole per il settore»
Un accordo che non fa bene al settore. Così Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia commenta la chiusura della trattativa sul prezzo del pomodoro tra i rappresentanti delle industrie e quelle dei produttori. “Un’intesa – spiega – che arriva quando gli agricoltori hanno già pianificato il lavoro e che conferma lo stallo del prezzo sui livelli dello scorso anno, insufficienti a coprire i costi di produzione”. L’intesa prevede un prezzo di 79,75 euro/tonnellata, ossia meno di 8 centesimi il chilo.
 
“Da troppi anni – continua Prandini – manca una corretta remunerazione per le nostre imprese agricole, che devono fare i conti anche con l’arrivo di prodotto straniero, sia da Paesi asiatici, come la Cina, sia europei come la Spagna, che svilisce il lavoro degli imprenditori agricoli italiani”.
Nel 2016 – secondo Coldiretti Lombardia – gli arrivi di concentrato di pomodoro solo dalla Cina sono aumentati del 36%, per un totale 92 milioni di chili.
 
Il nord Italia rappresenta ormai più della metà delle coltivazioni italiane di pomodoro da salsa, mentre la produzione totale nazionale è di circa 5 milioni di tonnellate, circa il 14% di quella mondiale e il 49% di quella europea. Nel settore del pomodoro da industria sono impegnati in Italia oltre 8mila imprenditori agricoli che coltivano su circa 72mila ettari, 120 industrie di trasformazione in cui trovano lavoro ben 10mila persone, con un valore della produzione superiore ai 3,3 miliardi di euro.

Fonte: Ufficio stampa Coldiretti