Mercato di Milano, oggi la delibera in Consiglio comunale

Mercato di Milano, oggi la delibera in Consiglio comunale
E’attesa per oggi pomeriggio la delibera del consiglio comunale di Milano sull’Ortomercato: le “determinazioni in merito alla riqualificazione e ristrutturazione dei mercati all’ingrosso della Città di Milano” figuravano all’ordine del giorno della seduta consiliare di lunedì scorso, ma la trattazione completa dell’argomento è stata rinviata di sette giorni.

“E’ molto importante che partecipino alla seduta, aperta al pubblico, quanti più grossisti e operatori che concordino la necessità di essere protagonisti non solo nella progettazione del nuovo mercato, ma soprattutto nella sua gestione - scrive sul profilo Facebook il grossista Salvatore Musso - Invito i colleghi e tutti gli operatori a sostenere la legittima necessità di dare un nuovo mercato alla città di Milano libera dalla mala-gestione pubblica e a favore di una gestione sana e intelligente, per poter garantire frutta fresca e prezzi calmierati sulla tavola dei milanesi e crescita e sviluppo alle aziende che vi operano”. 

Nei giorni scorsi Fausto Vasta, presidente dei grossisti milanesi di Fedagromercati ha spiegato come ci sia il rischio concreto che "del progetto non se ne faccia nulla": "Ad oggi non abbiamo garanzie e le proposte alternative dei Fondi d’investimento, su aree esterne a Milano, certo non mancano. Col vantaggio che la gestione sarebbe totalmente privata”. Sulle modalità di gestione e sui costi la situazione è infatti tutt'altro che definita.

“I contratti di affitto di soli tre anni non ci permettono di affrontare i pesanti investimenti che l’operazione richiede”, ha detto Vasta ad affaritaliani.it. “E per questo occorrerebbe anche modificare la legge regionale. Rispetto alle intese raggiunte mesi fa e al Protocollo sicurezza siglato in Prefettura, la situazione è degenerata. La gestione Ferrero si è mostrata disastrosa, il grado di pulizia è diventato indecente benché i costi siano astronomici. Tenuto conto che la transizione durerà quattro anni siamo molto preoccupati di dover lavorare ed ospitare cittadini e clienti su uno spazio indecente”. (m.a.)

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