Attualità
«Al top del gusto con le nuove nettarine e platicarpe»
Dopo i club Metis, Pink Lady e Joya, un'altra scelta di qualità per la Op ravennate Minguzzi
“E’ presto per parlare della prossima campagna della frutta estiva, ma possiamo dire che all’ultimo Fuit Logistica si respirava un’aria finalmente positiva. I rappresentanti delle maggiori catene alimentari internazionali, infatti, ci hanno chiesto di pianificare programmi per albicocche, pesche, nettarine e susine. L’interesse, quindi, c’è, ma con una conditio sine qua non: dobbiamo assicurare la qualità”. Così Giancarlo Minguzzi, presidente della omonima Spa Consortile di Alfonsine, Ravenna.
“I prodotti spagnoli che la scorsa estate hanno invaso i mercati europei non hanno soddisfatto la clientela che ora sta tornando a chiedere prodotti dell’Emilia Romagna – continua l’imprenditore ravennate – Ma, ripeto, dovremo garantire elevati standard qualitativi, in particolare buona tenuta e un giusto rapporto acidi/zuccheri (o gradi Brix, ndr)”.
In questo senso la Op Minguzzi si sta “attrezzando” da tempo. “Oltre alle susine Metis, che esaltano questi due aspetti, dal 1996 siamo produttori e distributori di Pink Lady e, un paio di anni fa, abbiamo aderito anche al progetto di mele Joya, varietà club tardiva che abbiamo piantato per primi in Italia. Da luglio a settembre 2018, poi, avremo anche le prime produzioni di alcune nuove varietà di pesche, nettarine e platicarpe di ottimo sapore che abbiamo testato nei nostri terreni in collaborazione con breeder e vivaisti italiani, spagnoli e francesi”.
“D’altra parte, non è da oggi che nella frutta si cerca qualità. Quando ero ragazzino - ricorda Minguzzi - le nostre produzioni di mele Staiman erano apprezzate dai consumatori di altre regioni, come Umbria e Toscana. All’epoca, i commercianti assaggiavano un paio di frutti prima di caricare i camion; ora ci sono metodi più scientifici, ma l’obiettivo resta lo stesso: per vendere dobbiamo produrre frutta buona”.
Copyright 2018 Italiafruit News
“I prodotti spagnoli che la scorsa estate hanno invaso i mercati europei non hanno soddisfatto la clientela che ora sta tornando a chiedere prodotti dell’Emilia Romagna – continua l’imprenditore ravennate – Ma, ripeto, dovremo garantire elevati standard qualitativi, in particolare buona tenuta e un giusto rapporto acidi/zuccheri (o gradi Brix, ndr)”.
In questo senso la Op Minguzzi si sta “attrezzando” da tempo. “Oltre alle susine Metis, che esaltano questi due aspetti, dal 1996 siamo produttori e distributori di Pink Lady e, un paio di anni fa, abbiamo aderito anche al progetto di mele Joya, varietà club tardiva che abbiamo piantato per primi in Italia. Da luglio a settembre 2018, poi, avremo anche le prime produzioni di alcune nuove varietà di pesche, nettarine e platicarpe di ottimo sapore che abbiamo testato nei nostri terreni in collaborazione con breeder e vivaisti italiani, spagnoli e francesi”.
“D’altra parte, non è da oggi che nella frutta si cerca qualità. Quando ero ragazzino - ricorda Minguzzi - le nostre produzioni di mele Staiman erano apprezzate dai consumatori di altre regioni, come Umbria e Toscana. All’epoca, i commercianti assaggiavano un paio di frutti prima di caricare i camion; ora ci sono metodi più scientifici, ma l’obiettivo resta lo stesso: per vendere dobbiamo produrre frutta buona”.
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