Traffici di frutta via mare, focus sul 2017

«Ricavi degli operatori convenzionali ai minimi da 10 anni». La sintesi dello studio Dynamar

Traffici di frutta via mare, focus sul 2017
Secondo l'ultima edizione dello studio "Reefer Analysis: market structure, conventional, containers", redatto dalla società di consulenza olandese Dynamar, i prodotti freschi (ortofrutta, pesce, carne) rappresentano poco meno del 4% del commercio globale via mare di carichi secchi. Nel 2017, in particolare, il volume totale di merci deperibili, trasportate in navi frigorifere convenzionali e container frigo, si è attestato a circa 110 milioni di tonnellate. Un ammontare che equivale a 9.100 navi frigo tradizionali cariche di 500mila piedi cubi, oppure a 3,71 milioni di container refrigerati da 40 piedi.

Lo studio di Dynamar offre un aggiornamento puntuale sul settore dei trasporti marittimi. Il quale, anno dopo anno, continua ad annoverare nuove alleanze tra i maggiori armatori per superare le perdite, da una parte, e aumentare il peso delle proprie attività, dall'altra. Una delle ultime fusioni approvate è stata quella tra Maersk Line e Hamburg Süd che, come sottolinea la ricerca, gestiscono ben 483.500 prese reefer e 667mila box refrigerati sulle loro portacontainer (4,24 milioni di teu di capacità).

Il segmento delle navi frigo convenzionali, tra l'altro, ha trovato un nuovo leader: l'armatore Baltic Reefer. "Nel 2017 - si legge nella ricerca - Baltic Reefer è diventato per la prima volta il principale operatore con una flotta di 41 navi frigo e una capacità di trasporto pari al 12,4% del totale, superando in classifica Seatrade e GreenSea Pool". La ton ten prosegue poi con Frigoship, Star Reefers, Network Shipping (Del Monte), Africa Express Line (Compagnie Fruitière), Maestro Shipping, Dole Ocean Cargo (Dole) e Boyang. Altri importanti trader di frutta sono Cosiarma (GF Group), De Nadai Shipping (Unifrutti) e Great White Fleet (Chiquita).



"Il 2017 - sottolinea Dynamar - è stato nientemeno che drammatico per gli operatori marittimi convenzionali con benchmark di 450mila cft. Per queste navi, che trasportano soprattutto frutta, e in particolare banane, il Time charter equivalent (Tce) si è attestato a 0,35 dollari statunitensi, il livello più basso degli ultimi dieci anni. E gli esperti temono un ulteriore peggioramento dei ricavi da quest'anno in avanti".

"Per quanto riguarda i profitti delle spedizioni containerizzate di merci deperibili - aggiunge la società olandese - il 2017 è stato un anno anomalo per il comparto convenzionale. I tassi sono oscillati tra 2.900 e 3.100 dollari statunitensi per box da 40 piedi, dopo essere scesi a un valore disastroso di 700 dollari nel 2016. Si presume che questo netto miglioramento sia l'effetto del consolidamento dei vettori, con le compagnie marittime allargate che gestiscono un migliore controllo dei tassi. Ciò è favorito da una disponibilità limitata di container reefer". 

La produzione di box reefer, infatti, continua a rimanere poco significativa (circa 130mila teu da gennaio a ottobre 2017).

Nel frattempo, si è intensificata l'attività di demolizione delle navi frigo convenzionali. L'anno scorso ne sono state smantellate ben 24, costruite tra il 1970 e il 2001. Si tratta del numero più alto dal 2012, quando vi furono 70 demolizioni. "La flotta convenzionale - conclude lo studio - ha un'età media di quasi trent'anni ed è dunque destinata a declinare in modo costante".

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