«Carciofi, mercato indecifrabile»

Il presidente di Sa Marigosa: «Qualità eccellente ma l'ortaggio non trova la sua giusta espressione»

«Carciofi, mercato indecifrabile»
Con il freddo di questi giorni sicuramente qualche cosa è destinato a mutare. Ma quest'anno il mercato del carciofo è di difficile interpretazione anche per chi, come Sa Marigosa, fa di questo ortaggio la sua punta di diamante. "Le cose non stanno andando tanto bene - spiega a Italiafruit News Paolo Mele, presidente della società consortile di Riola Sardo (Oristano) - nel 2018 abbiamo registrato una flessione di mercato importante. E non perché ci sia troppo prodotto da collocare, ma perché mancano le vendite per tutte le tipologie di carciofo e anche sul lavorato non c'è una particolare attenzione. Stiamo soffrendo un po' su tutte le piazze italiane. Il motivo? Credo che sia sostanzialmente una questione economica: gli italiani risparmiano e fanno a meno del carciofo, un ortaggio che andava bene fino a qualche anno fa, ma che ora non trova la sua giusta espressione. E non è solo: anche per le zucchine, i pomodori e altre orticole il momento non è dei migliori e si assiste a una contrazione delle vendite marcata e preoccupante".

Il clima anomalo ha ritardato la fase di produzione e in Sardegna si sta entrando ora nel vivo con lo Spinoso sardo e il Terom. Sa Marigosa destina ai carciofi circa 400 ettari e non trova una ragione, se non nelle tasche degli italiani, a questo calo dei consumi dell'ortaggio. "Da un punto di vista qualitativo sono veramente eccellenti - sottolinea Mele - e questo, per un produttore, è quello che fa più rabbia: non trovare un giusto responso del mercato a fronte di merce qualitativamente di livello".

L'azienda sarda ha rinnovato anche il suo packaging per i carciofi semilavorati nella vaschetta da quattro pezzi, uno degli articoli più apprezzati dalla Grande distribuzione. Tra gli altri formati proposti anche il bouquet da quattro pezzi e la cassetta da 20/25 pezzi, il vassoio da sei e il bauletto da 8/10 capolini.



"Anche la Gdo sta soffrendo - prosegue il presidente di Sa Marigosa - e sicuramente qualcosa cambierà con l'arrivo del freddo: i consumi si alzeranno, ma non credo i prezzi. Continuamo a spingere anche sul trasformato, un mercato in crescita ma una piccola nicchia: c'è tanto interesse per un prodotto certificato italiano - conclude Mele - come quello che offriamo noi".

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