Ecco i danni del gelo in giro per l'Europa

Anche Spagna e Francia colpite da Burian: problemi al traffico e produzioni sotto la neve

Ecco i danni del gelo in giro per l'Europa
L'Europa rimane nella morsa del gelo. In attesa di vedere gli effetti della bomba di neve "Big Snow" sulle pianure del Nord Italia, negli ultimi giorni l'ondata di freddo siberiano "Burian" ha interessato gran parte dei territori europei a forte vocazione ortofrutticola, tra cui Spagna e Francia, oltre - ovviamente - all'Italia.

Neve e disagi logistici in Spagna

Nella Penisola iberica, infatti, a partire da martedì si sono abbattute abbondanti nevicate anche a bassa quota in gran parte delle regioni del Nord e del Centro. Il maltempo, stando a quanto riportato dai media spagnoli, ha creato problemi di traffico su almeno 300 strade e autostrade, di cui 24 hanno dovuto essere chiuse. Importanti disagi sono stati segnalati in Catalogna, dove da lunedì pomeriggio - per precauzione - è entrato in vigore il blocco totale del traffico ai mezzi pesanti. Un blocco inatteso che, secondo la Confederazione spagnola dei trasporti di merci (Cetm), fa perdere al settore circa 25 milioni di euro al giorno. Un problema anche per i trasportatori delle regioni di Valencia e Murcia che ogni giorno percorrono la Catalogna per portare frutta, agrumi e ortaggi sul mercato europeo.

Camion in fila a La Jonquera


Camion parcheggiati in fila a La Jonquera, località di confine che dista soltanto 40 km dal "polo logistico" di Perpignan (Francia).

Danni gravi a Valencia e Murcia per le gelate del 23 e 24 febbraio

Oltre alla Catalogna, le altre regioni più colpite da "Burian" sono quelle del Settentrione (da Est a Ovest: Paesi Baschi, Navarra, Aragona, Rioja, Castiglia e Leon e Galizia). I fiocchi bianchi sono però arrivati anche nella Comunità Valenciana che, proprio in questi giorni, è impegnata a stimare i danni delle forti gelate verificatesi il 23 e 24 febbraio scorsi.

Come ha spiegato Agroseguro, consorzio spagnolo delle assicurazioni agricole, il fenomeno ha danneggiato circa 500 ettari di mandorleti, pescheti e carciofaie in provincia di Valencia, oltre a 3mila ettari di frutteti (pesche, nettarine, pesche piatte, albicocche), mandorleti e produzioni orticole (patate, carciofi, lattughe) della provincia di Murcia, dove la scorsa settimana il termometro è sceso fino a sei gradi sotto zero. Ad avere la peggio, secondo le prime indicazioni, sono state le mandorle - che erano nella fase di piena fioritura - e le varietà di drupacee a maturazione extra-precoce e precoce. Solo a Murcia, come ha riferito il governo regionale, i danni all'ortofrutticoltura potrebbero superare i 20 milioni di euro.

Il gelo colpisce anche i frutteti di Francia e Paesi balcanici

Il passaggio della perturbazione siberiana non ha risparmiato neppure le tre più importanti regioni francesi per la produzione di pesche e nettarine: la Linguadoca-Rossiglione, la Provenza-Alpi-Costa Azzurra e il Rodano-Alpi. I prossimi giorni saranno utili per comprendere l'impatto dello shock termico sui frutteti. La stessa cosa può valere per gli impianti di frutta e ortaggi presenti nei Paesi della Penisola balcanica: da domenica scorsa, Serbia, Montenegro, Macedonia e Croazia registrano temperature estremamente negative, con punte di -20 gradi nelle zone dell'entroterra croato.

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