Agrumi, il segmento delle spremute tira in Giappone

Oranfrizer ha partecipato al Foodex di Tokyo. «Alta affluenza e tanti incontri»

Agrumi, il segmento delle spremute tira in Giappone
La fiera Foodex Japan si conferma appuntamento irrinunciabile per i produttori italiani di alimenti, bevande e vini. In questa 43esima edizione, che si chiude stamani, l'Agenzia Ice ha infatti allestito la più grande collettiva straniera della manifestazione su un'area di 2.060 metri quadrati, dove hanno esposto più di 110 aziende tricolore dell'agro-industria.

Ha preso parte alla kermesse di Tokyo Salvo Laudani (in foto), marketing manager di Oranfrizer, impresa siciliana leader nel settore agrumicolo. Che, in Giappone, vende spremute di agrumi di alta qualità.

"In fiera - spiega Laudani - si è vista tantissima gente fin dal primo giorno. Il Foodex è un evento ideale per presidiare il mercato nipponico: infatti, la componente internazionale dei visitatori è più limitata rispetto a quella che si può riscontrare all'Anuga di Colonia o al Sia di Parigi".

"Quest'anno - evidenzia - non abbiamo partecipato in veste di espositori, ma siamo stati coinvolti nello stand del nostro importatore giapponese. Abbiamo avuto giornate intense di incontri e appuntamenti con buyer locali, interessati soprattutto alle nostre spremute di arance rosse". Ma non solo: "Un prodotto che sta crescendo è la spremuta di limone, utilizzata per condire e per preparare gelati".

"Il Giappone è un Paese che acquista volumi interessanti di spremute: la domanda non manca, come pure la riconoscibilità del marchio Made in Italy", conclude Laudani.

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