Fragole, «la Spagna non ci fa più paura»

Fevi Frutta: il gelo ha danneggiato solo il 4-5% del raccolto

Fragole, «la Spagna non ci fa più paura»
L'offerta spagnola di fragole non fa più paura agli operatori italiani. La scarsa presenza di prodotto iberico nei Mercati all'ingrosso di tutto lo Stivale è infatti una delle peculiarità di questa stagione.

"Rispetto alle ultime annate, l'offerta spagnola in Italia si sta sentendo poco o niente", conferma Antonio Ferrara, socio di Fevi Frutta, azienda di Policoro (Matera) che fa parte del Club Candonga e che coltiva a fragole circa 75 ettari. "Nella zona di Huelva - spiega - le superfici sono scese a circa 1.500 ettari rispetto ai 3.500 di pochi anni fa. Senza contare che, dal punto di vista qualitativo, non c'è paragone con il prodotto italiano. Motivo per cui le fragole iberiche sono quotate a prezzi nettamente inferiori rispetto all'offerta nazionale".

"In questa fase, il mercato sta valutando la Candonga/Sabrosa un euro il chilo in più rispetto a Melissa e a Marisol e due euro in più rispetto a Fortuna". Negli ultimi giorni, osserva Ferrara, le vendite sono state particolarmente fluide, vuoi per l'arrivo di giornate di sole, vuoi per la Festa della Donna dell'8 marzo. "In questa data - aggiunge - le tavole dei ristoranti di tutta Italia si sono riempite di fragole e di piccoli frutti, come more, lamponi e mirtilli".



Il momento produttivo sembra favorevole. "La raccolta è molto equilibrata, senza alternanze e picchi di produzione. Anche per le prossime settimane - evidenzia Ferrara - non prevediamo momenti di confusione, sperando che un clima più primaverile possa favorire la commercializzazione del prodotto".

Un commento sulle gelate di fine febbraio. "Nel Metapontino - risponde il socio di Fevi Frutta - le temperature sono scese fino a 4 gradi centigradi sotto zero. Abbiamo stimato un danno limitato per gli impianti di fragole, pari al 4-5% circa. La situazione è, invece, molto critica per le drupacee (foto sottostanti): a oggi, infatti, le piante non lasciano intravedere nemmeno un frutto. L'ondata di gelo - conclude - per alcuni giorni ci ha, poi, creato problemi commerciali, legati alle scarse vendite".






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