Rosa di Gorizia, aumenta la contraffazione

L'Associazione dei produttori: stagione soddisfacente, prezzi da 12 a 14 euro il chilo nei Mercati

Rosa di Gorizia, aumenta la contraffazione
Buona stagione per la Rosa di Gorizia, o "Radicchio rosso di Gorizia", prodotto tipico e presidio Slow Food dell'omonimo comune del Friuli-Venezia Giulia. "La campagna 2017/18 - ha spiegato Carlo Darco Brumat, presidente dell'Associazione dei produttori Rosa di Gorizia - si è da poco conclusa e ha garantito una discreta soddisfazione ai produttori goriziani".

"In questa stagione - ha sottolineato - le quotazioni delle nostre rose rosse sono oscillate dai 12 ai 14 euro il chilo nei Mercati di Trieste e Udine. Vendendo invece ai ristoranti abbiamo raggiunto punte di 16 euro il chilo". Si tratta di prezzi significativi per il mondo delle orticole, ma va considerato che "la Rosa di Gorizia richiede moltissima manodopera per la raccolta dei mazzi e la successiva forzatura in campo. Le quotazioni alla produzione devono essere sempre superiori ai 10 euro il chilo per poter assicurare un reddito agli agricoltori".

Sempre sul fronte commerciale, Brumat ha evidenziato però il problema della contraffazione. "Nei Mercati all'ingrosso si stanno vedendo sempre più radicchi spacciati per rose di Gorizia, coltivati in realtà nella Bassa Friulana. Questi prodotti spuntano prezzi più bassi e ci fanno concorrenza sleale".

Una delle peculiarietà della rosa goriziana è lo sbiancamento che avviene in modo naturale, non utilizzando l'immersione nell'acqua, ma prelevando i mazzi dal campo e sistemandoli in locali riparati e privi di luce. In queste serre buie, le foglie esterne marciscono andando a scaldare e nutrire di un concime naturale il cuore della rosa. Il produttore, a questo punto, non deve far altro che esportare le foglie in eccesso e portare alla luce il prodotto finito. Con questa operazione viene eliminato fino all'80% del ceppo iniziale.

"Ogni cespo - ha concluso il presidente - presenta una dimensione massima di 50-60 grammi, nettamente inferiore a quella dei radicchi tradizionali. Il sapore è intenso, appena amarognolo; la consistenza croccante e il colore rosso carico, brillante, con variegate sfumature verso il rosa o il rosso granato".

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