L'agricoltura nell’era della connettività

L'agricoltura nell’era della connettività
Venerdì 9 marzo 2018, presso la Cantina Merano Burggräfler a Marlengo (Bolzano), si è tenuto il convegno delle cooperative agricole dal titolo “La dialettica tra desideri dei consumatori e produzione di generi alimentari. Interessi, emozioni, innovazione”. A questa seconda edizione del convegno, la Federazione Raiffeisen ha invitato tre relatori intervenuti su altrettanti temi di attualità, ovvero la futura politica Ue in materia agraria, un’efficace comunicazione con i consumatori e l’incalzante digitalizzazione dell’agricoltura nell’era interattiva.

Dopo i saluti del presidente della Federazione Raiffeisen, Herbert Von Leon, il responsabile del reparto Questioni economiche, agrarie ed europee presso la Federazione Raiffeisen austriaca, Johann Költringer, ha analizzato la politica agricola comune (Pac). Oggetto di nuove trattative e dibattiti, per verificare se è in linea con l’agricoltura e l’industria alimentare, dovrà accogliere l’orientamento sempre più marcato dei consumatori verso la sostenibilità e a favore dell’ambiente. “Gli obiettivi climatici sono contenuti nei primi concetti dei nuovi accordi”, ha riferito Költringer, il quale ha già avuto modo di visionare i documenti che, tra gli altri, affrontano anche temi come la sostenibilità, l’ambiente, il benessere degli animali e la tutela paesaggistica. Költringer ha inoltre offerto una breve panoramica sulle conseguenze di Brexit e sugli accordi internazionali in materia di Gap, riassumendo così: “In fin dei conti, si tratta di coniugare le condizioni per una produzione agricola con le esigenze dei consumatori e i trend generali”.


Comunicazione paritetica con i consumatori

Manuela Schürr, responsabile della comunicazione aziendale per Ama Agrarmarkt Austria Marketing GesmbH, è intervenuta sul tema: “Diciamo come stanno le cose. I consumatori possono accettare la realtà”, spiegando come spesso le persone abbiano un’immagine distorta dell’agricoltura, che non corrisponde a quella reale della moderna produzione. Tale discrepanza, sempre secondo Schürr, susciterebbe incertezza tra i consumatori. “Tutto questo - ha proseguito - sottrae risorse per reagire ai veri scandali che scuotono il settore”. Nel suo lavoro, l’esperta di marketing punta su un’informazione onesta, trasparente e paritetica con i consumatori e i media, a suo avviso l’unico modo per conquistare credibilità e fiducia.

Trasformazione digitale, molto più di un semplice slogan

Klemens Skibicki (nella foto piccola in alto), professore di Economia, marketing e ricerca di mercato alla Cologne Business School di Colonia, ha parlato invece di agricoltura nell’era della connettività, aprendo così il suo intervento: “Il cambiamento strutturale avviato dalla digitalizzazione è irreversibile e non può essere arrestato. L’era della connettività digitale nell’economia di rete comporta nuove opportunità, nuove regole e una nuova cultura aziendale”. Riconoscere questi fatti e comportarsi di conseguenza è un imperativo. A tale scopo devono essere adeguati anche i processi interni alle aziende, ponendo maggiormente l’accento sui desideri dei clienti. “Nell’economia attuale - ha proseguito Skibicki - lo standard è stabilito dal migliore della rete, non dal migliore del settore”. Tutte le altre imprese devono misurarsi con tale standard, proprio perché è ciò che richiedono i clienti, ponendo così sempre di più l’uomo al centro dell’attenzione. “Collaboratori e amici diventano ambasciatori del marchio, condizionando in misura determinante le decisioni d’acquisto - ha affermato - e pertanto devono essere coinvolti anche nella comunicazione aziendale digitale”.

Nel suo discorso conclusivo, il direttore generale della Federazione Raiffeisen, Paul Gasser, ha ribadito come il modello cooperativo sia idoneo al superamento delle sfide future, sottolineando l’importanza, ai fini di un successivo orientamento, di analizzare i nuovi impulsi e gli esempi di buone prassi.

Fonte: Ufficio stampa Federazione Raiffeisen