La road map del nuovo Mercato di Milano

Sogemi incontra i grossisti: lavori al via nel 2019, logistica e affitti nodi cruciali

La road map del nuovo Mercato di Milano
Tre mesi per incontrare le aziende e definire gli aspetti contrattuali, legali e amministrativi, altri sei per atti e bandi: se tutto andrà secondo i piani, i lavori per il restyling dell’Ortomercato di Milano inizieranno nei primi mesi del 2019. Tra le (numerose) questioni da affrontare, due appaiono particolarmente “spinose”: funzionamento della logistica e canoni di affitto. Nelle prossime settimane servirà un serrato confronto per smussare gli angoli e trovare la “quadratura del cerchio”. Questo, in estrema sintesi, ha detto la riunione di ieri mattina tra il presidente di Sogemi Cesare Ferrero e i grossisti milanesi, ai quali è stato illustrato il contenuto della delibera approvata a fine febbraio in consiglio comunale che ha dato via libera al progetto.

L’investimento complessivo è di 90 milioni di euro circa, di cui 40 a carico del Comune 10 di Sogemi e 50 che arriveranno dalle banche. Per la piattaforma logistica interna, estesa su 15mila metri quadri, il budget si aggira sui 10 milioni di euro; Sogemi, ha spiegato Ferrero, è intenzionata ad assegnarla attraverso un bando, formula che preoccupa una parte dei grossisti che ne vorrebbero un utilizzo diffuso e non teoricamente circoscritto agli aggiudicatari. Alcuni operatori hanno in tal senso avanzato la proposta di affidare la piattaforma a cooperative di servizi.



Confermata l’entità del canone, 130 euro a metro quadro annui a fronte dei 75 attualmente pagati dagli imprenditori, anche se non viene esclusa la possibilità di una revisione dei costi nel caso di modifiche al progetto. Un impegno robusto per i grossisti, che vorrebbero dire la loro nella futura governance: anche questo sarà tema di confronto.

Altri nodi riguardano la durata dei contratti, il regolamento mercatale e naturalmente la gestione dei disagi che dovranno sopportare gli operatori nella fase della demolizione di tre padiglioni dell'ortofrutta e della contestuale realizzazione di altri due di 75mila metri quadrati ciascuno. I lavori dovrebbero terminare nel 2021. “Saranno tre-quattro anni pesanti - commenta Fausto Vasta, presidente di Ago Fedagro - tra questioni da definire e problemi da gestire: la volontà di dialogare per arrivare a concretizzare il progetto c’è, potenzialmente siamo vicini al punto di non ritorno, ma i grossisti attendono risposte e impegni precisi. Nei prossimi giorni, i legali della nostra organizzazione si incontreranno con quelli di Sogemi per dare forma ai contratti”.

Acmo dice fin da ora avanti tutta”, spiega Alberto Albuzza, esponente dell’associazione commercianti mercato ortofrutticolo che raggruppa sei tra le più importanti aziende attive nella struttura di via Lombroso. “Ci sarà una selezione ma è inevitabile: probabilmente alla fine, tra chiusure e aggregazioni, lavoreranno nel nuovo Mercato circa la metà delle imprese oggi attive”. 

Copyright 2018 Italiafruit News