Op Eco Farm, tre obiettivi per il 2018

Al settimo meeting aziendale si è parlato di qualità, disponibilità idrica e accesso al credito

Op Eco Farm, tre obiettivi per il 2018
Lo sviluppo passa da tre punti fermi per Eco Farm: qualità, disponibilità idrica e accesso al credito. L’Organizzazione di produttori di Caltanissetta lo ha ribadito durante il settimo meeting aziendale, che si è svolto la scorsa settimana. L'Op siciliana, anno dopo anno, sta diventando sempre più punto di riferimento per le aziende del territorio: la base associativa, infatti, ha superato gli 80 soci ed è in costante aumento.

Maurizio Fiorenza
, direttore commerciale di Eco Farm, fa per Italiafruit News il resoconto della giornata. “Dopo i saluti di rito, il presidente Rocco Patrì ha riassunto quelle che sono le principali problematiche che le aziende associate devono affrontare, a cominciare dall’accesso al credito”.



“Maggiori sinergie - spiega Fiorenza, ricordando l’intervento di Patrì - potrebbero sostenere lo sviluppo del nostro territorio, compreso tra le province di Caltanissetta e di Agrigento”.

A seguire, Massimo Ferraro, tecnico dell'Op, ha parlato di nuove misure Ocm e Pac. Poi, Gianni D’Alù, vicedirettore generale del Gruppo Arena, ha spiegato ai presenti quali sono le esigenze della grande distribuzione organizzata in termini di forniture. “Nel suo intervento - riferisce Fiorenza - il manager ha ribadito la grande attenzione al gusto e agli standard qualitativi da parte di buyer e consumatori”.



Al centro dell’incontro anche il tema dell'approvvigionamento idrico e delle nuove tecniche di irrigazione, trattato da Manlio Gruttadauria di Netafim. “Per irrigare i terreni coltivati serve acqua, e anche la pioggia caduta nell’ultimo periodo dovrebbe essere ben gestita, per essere una risorsa nei prossimi mesi - osserva il direttore commerciale di Eco Farm - Senza acqua è difficile fare volumi ma, in più, la carenza idrica in Sicilia purtroppo corrisponde a una carenza della politica, ancora distante da queste problematiche”.

“Senza dimenticare che, in queste condizioni, diventa anche più complicato continuare a produrre in epoca tardiva: nel caso delle pesche, ad esempio, negli ultimi anni è stato estirpato il 40% della produzione tardiva, che era un punto di forza di questi territori”.



Il meeting è coinciso con l’avvio “ufficiale” della campagna estiva 2018, presentata da Giuseppe Patrì, che, conclude Fiorenza, ha messo in evidenza “l’importante rinnovo varietale adottato dalla nostra Op, a favore delle cultivar che garantiscono livelli qualitativi elevati e un giusto rapporto zuccheri/acidi (è il caso di pesche acide, nettarine sub-acide e albicocche, ndr). La campagna meloni poi, che inizierà a pieno ritmo verso la metà di aprile, è improntata sulle cultivar retate Fiola e Red Falcon, con una produzione attesa di circa duemila tonnellate ottenute su 60 ettari di superficie. Di rilievo anche la produzione di uva da tavola seedless, soprattutto grazie all’entrata di nuovi soci”.
 
Copyright 2018 Italiafruit News