Kiwi sradicati, atto intimidatorio in Calabria

Kiwi sradicati, atto intimidatorio in Calabria
Non c’è pace nel terreno confiscato alla mafia, in località Sovereto, a Gioia Tauro (Reggio Calabria): ennesimo danneggiamento allo splendido kiweto, “rinato” meno di un anno fa, condotto dalla cooperativa Valle del Marro – Libera Terra. Duecento le piantine di actinidia colpite prima di Pasqua: molte tagliate alla base, altre sradicate e portate via.

Ai numerosi sabotaggi dell’impianto irriguo (i primi nel luglio scorso, l’ultimo pochi mesi fa), tutti perpetrati allo scopo di far seccare le coltivazioni, si aggiunge un altro vile atto intimidatorio. Cambia la strategia di attacco dopo che il casolare (dove è installato il quadro di comando dell’irrigazione), è stato messo al sicuro con un sistema di antintrusione.

“Subiamo ancora una volta un raid mafioso - è lo sfogo di Domenico Fazzari, presidente della cooperativa - Ribadiamo la nostra fiducia nell’operato delle Forze dell’ordine, con cui stiamo pienamente collaborando. E’ ora che si ponga fine a questo intollerabile e snervante ripetersi di danneggiamenti. Chiediamo pertanto a Istituzioni e società civile un’iniziativa comune per non far passare inosservati questi chiari tentativi di impedire alla cooperativa di coltivare quel terreno confiscato e di farne un presidio di legalità e lavoro vero”.

“Evidentemente diamo molto fastidio - aggiungono gli altri soci della Valle del Marro – Libera Terra - Siamo ancora più determinati a diffondere coraggio e impegno nella nostra terra, ma chiediamo a tutti più condivisione e corresponsabilità”.

Fonte: cooperativa Valle del Marro – Libera Terra