Badoere e Cimadolmo, l'asparago veneto Igp sta per arrivare

Produzione in ritardo di una decina di giorni, ma la qualità c'è. Accordi in vista con la Gdo

Badoere e Cimadolmo, l'asparago veneto Igp sta per arrivare
Partenza a scoppio ritardato per gli asparagi veneti a indicazione geografica protetta: le specialità di Cimadolmo (di colore bianco, viene coltivato in 11 Comuni situati lungo il territorio trevigiano del corso del fiume Piave) e di Badoere (bianco e verde, nasce in un'area compresa tra i corsi dei fiumi Sile e Dese nelle provincie di Treviso, Padova e Venezia) non sfuggono alla regola che vuole le produzioni primaverili “frenate” dalle particolari condizioni climatiche di quest’anno. Piogge e freddo hanno causato uno slittamento di una decina di giorni rispetto alla media ma la qualità, assicurano dai Consorzi di riferimento, è buona. La campagna produttiva e commerciale entrarà nel vivo dalla metà di aprile e c’è cauta fiducia per i prezzi che finora, per l’asparago proveniente da altre parti vocate d’Italia, sono stati mediamente soddisfacenti.  

I volumi certificati restano contenuti: come ricorda la Tribuna di Treviso, del centinaio di ettari abilitati alla certificazione per le due Igp trevigiane ne vengono utilizzati circa 70 per Badoere, con la commercializzazione di 500 quintali di asparagi certificati su 6mila quintali totali nel 2017, mentre  gli altri 30 ettari fanno capo al Cimadolmo, che ha fatto segnare 200 quintali complessivi, di cui solo 70 “marchiati”. 



“La stagione sarà probabilmente più breve della precedente - il commento di Flavio Peterle, presidente del Consorzio di Cimadolmo - ma con ogni probabilità più intensa e con quantitativi maggiori. La qualità del prodotto dovrebbe mantenersi su buoni livelli perché l’apporto di acqua, a differenza dello scorso anno, è stato più che sufficiente. Conforta il fatto che l’interesse per l’asparago aumenti”. “Siamo fiduciosi per la nuova stagione - gli fa eco Aronne Basso, neo-presidente del Consorzio di Badoere - anche perché la richiesta di prodotto certificato sta crescendo sull’onda delle maggiori richieste della grande distribuzione”. E proprio per l’asparago di Badoere, sembra imminente un accordo commerciale con un’importante catena della Gdo.

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