Per Cora Seeds, il pomodoro è Regale

La ditta sementiera presenta a Macfrut il frutto di 10 anni di ricerca in Sicilia

Per Cora Seeds, il pomodoro è Regale
Nel 2007 la ditta sementiera cesenate Cora Seeds ha avviato l’attività di ricerca genetica sul pomodoro nel suo centro di ricerca in Sicilia e a Macfrut 2018 (stand 155 del padiglione D5) presenta il risultato di questo importante lavoro.

“La ricerca è partita da ecotipi locali – ricorda il direttore commerciale, Angelo Crucitti – L’isola rappresenta, infatti, l’areale da cui è iniziata negli anni ‘70 la produzione per il mercato italiano ed estero dei pomodori in controstagione coltivati in serra. Il pomodoro Regale F1 è un ibrido costituito nel 2014 appartenente alla tipologia che chiamiamo Midi-plum, quindi un pomodoro a forma e dimensione di una prugna ovale con la terminazione del frutto a pizzo”.
In origine questa forma apparteneva a pomodori che si coltivavano in pieno campo anche in condizioni di aridocoltura per la preparazione della salsa di pomodoro da conservare in bottiglie. “Regale F1 è stato testato con esito positivo nei campi sperimentali già nella campagna 2015/16 – continua Crucitti - L’anno successivo è stato osservato in larga scala su numerose aziende dislocate nelle province di Siracusa, Ragusa e Caltanissetta, mentre nell’ultima stagione lo abbiam coltivato in serre intere di 21 aziende che lo avevano prodotto anche l’anno precedente”.



Regale F1 è utilizzabile sia cotto che a crudo. “La componente più importante su cui si è lavorato è quella relativa agli aromi, responsabili della dolcezza e del tipico profumo di pomodoro di una volta – spiega il manager - La dolcezza, ad esempio, varia più in funzione della conducibilità dell’acqua di irrigazione o in base alle caratteristiche dei suoli, mentre la componente degli aromi e dei profumi dà grande soddisfazione anche quando coltiviamo questa varietà con acque dolci”.

“In un’annata difficile come questa, con i grappoli maturi sulle piante in attesa della richiesta commerciale, Regale F1 si è dimostrato differente da tutte le altre varietà in commercio – aggiunge Crucitti - Non ha, infatti, presentato problemi di tenuta o sgrappolamento nei centri di confezionamento, né nei supermercati. Come ha anche scansato problemi di tenuta e di spaccatura sulle piante nelle aziende agricole. I grappoli, poi, sempre a lisca di pesce e di lunghezza media, non danno problemi di sovramaturazione dei primi frutti, né richiedono il taglio degli ultimi, perché ancora verdi. Questo è un vantaggio sia durante la raccolta, sia durante il confezionamento”.
Chi lo ha confezionato lo ha definito un grappolo “pigghia e posa” (prendi e posa in dialetto siciliano) perché i grappoli non hanno bisogno di tolettatura durante il confezionamento: “Un aspetto che può incidere da 0,05 a 0,15 euro/kg sulla manodopera per il confezionamento e la raccolta”, precisa Crucitti.



Ma Regale F1 è stato apprezzato anche dalle aziende agricole, soprattutto per la tolleranza al Tomato yellow leaf curl virus (TYLCV) in linea con i ceppi presenti in Sicilia. “Questo proprio perché l’ibridazione è stata condotta in Sicilia – aggiunge Crucitti - Tutti gli agricoltori che l’hanno provato o coltivato l’hanno apprezzato per la sua elevata tolleranza al virus rispetto alle altre varietà. Non solo, la varietà si presta per un ciclo lungo anche in coltivazione obliqua con tomato-clips, innanzitutto per l’elevato vigore della pianta e perché, non avendo grappoli troppo lunghi, la pianta non si sovraccarica di merce dal secondo al quinto grappolo con conseguente deperimento delle radici nei mesi tra dicembre e gennaio. Insomma, anche dopo l’ottavo grappolo Regale F1 mantiene un buon calibro sui frutti e  non perde la sua forma tipica ovale con il pizzo, neppure quando ci sono problemi di freddo durante l’allegagione”.

“Con i trapianti di settembre, la varietà coltivata in ciclo lungo ha risposto in maniera eccezionale alla ripresa vegetativa in febbraio-marzo, permettendo continuità di produzione da dicembre a tutto giugno. Altro aspetto determinante è il fatto che i frutti non danno problemi di colorazione neanche in acque con conducibilità  molto bassa e in nessuna fase di raccolta presenta problemi di spaccature o sgrappolamento”.

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