Alì al vertice delle «imprese tigre» del Nord Est

Nel 2017 crescita del 2%. Il vice presidente: «Quest'anno apriremo tre nuovi punti vendita»

Alì al vertice delle «imprese tigre» del Nord Est
Le chiamano "imprese tigre". Sono quelle che, negli anni della crisi, hanno continuato a macinare performance positive, cresciute anno dopo anno. Tra le cento tigri di Veneto e Friuli Venezia Giulia, la prima è - secondo la classifica elaborata dall'Università di Padova e presentata la scorsa settimana - Alì Spa, azienda padovana della Grande distribuzione organizzata.

L'indagine ha selezionato le cento aziende più competitive fra il 2012 e il 2016: aziende sane, internazionali e specializzate. E la ricerca ha tenuto conto delle migliori performance di margini (Ebitda) e reddito.



Il segreto del suo successo della catena - 111 punti vendita in Veneto e quattro in Emilia Romagna - è il radicamento territoriale unito alla teoria dei piccoli passi: crescita costante con poche aperture all'anno, non oltre i 2.500 metri quadri e un occhio sempre attento alla qualità, con l'ortofrutta in primo piano nei punti vendita del gruppo.

"E' un orgoglio poter riscontrare questo risultato. Il nostro obiettivo è quello di continuare a crescere con lo stesso spirito e gli stessi valori, puntando sempre sulla qualità e sul miglior servizio per i nostri clienti - dichiara Gianni Canella vice presidente di Alì - La cosa positiva è che nel 2017 siamo cresciuti del 2% ed entro la fine del 2018 abbiamo pianificato l'apertura di altri tre nuovi punti vendita".

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