Il carrello della spesa non è più lo stesso

Nielsen: volano etnico e prodotti gourmet, giù le marche top. E nella Gdo ok solo i discount

Il carrello della spesa non è più lo stesso
Cambia il carrello della spesa degli italiani, che dimostrano con i fatti di volere sempre più innovazione e servizio a tavola, puntano su prodotti salutistici e gourmet ed evidenziano nuovi gusti, con una evidente crescita dei consumi di cibo etnico. Nello stesso tempo, flettono le vendite delle marche top player, mentre guadagnano terreno i brand delle aziende medio piccole - più flessibili ai cambiamenti dei consumatori - e le Mdd. Sul fronte della distribuzione, nel periodo da gennaio a maggio 2018, i discount registrano una crescita delle vendite a valore, a parità di rete, dell’1,5% rispetto all’analogo periodo di dodici mesi prima; segno meno invece per supermercati (-0,9%) e iper (-3,3%), con l’e-commerce che progredisce a doppia cifra incide ormai per l’1,5% nelle vendite alimentari.

Sono alcuni dei punti salienti emersi in occasione della 34esima edizione de Linkontro, il tradizionale appuntamento per la business comunity che ha ospitato una relazione dell’amministratore delegato di Nielsen Italia, Giovanni Fantasia, sulle tendenze del largo consumo. 



Dopo tre anni di crescita sostenuta dei fatturati e dei volumi di vendita, i primi quattro mesi del 2018 fanno segnare un modesto +1% nel giro d’affari e un +0,4% nei volumi (sopra la "mappa" per aree). Nel medesimo periodo dell’anno precedente l’incremento a valore era del +2,2% e a volume dello 0,9%. Nel complesso però le stime di Nielsen prevedono una ripresa nei prossimi tre mesi, periodo in cui la progressione a valore dovrebbe oscillare tra l'1 e il 2,5%.  

I prodotti più richiesti negli ultimi mesi sono i salutistici e i gourmet di alta qualità con i claimSenza…”, “Ricco di…”, “Bio”, “Veg” e i prodotti certificati cresciuti in maniera significativa nel 2017.  In questo scenario spicca la performance del cibo etnico: gli italiani che ne hanno aumentato il consumo in locali e ristoranti sono 7,6 milioni. Il 52% ha dichiarato un consumo stabile, con il 35% che alterna cucina italiana ed etnica e il 17% sceglie solo quest'ultima. In cima alle preferenze la cucina cinese (scelta dal 23% degli italiani) e giapponese (il 22%), seguono con il 9% quella messicana, con l’8% quella turca e con il 5% quella indiana.  



La metà dei consumatori italiani, 26 milioni di persone, rispetto al 2013 ha aumentato l’utilizzo di prodotti/ingredienti etnici per arricchire le proprie ricette, dimostrandosi aperti a provare nuovi sapori. Il motivo? Il 30% degli intervistati ritiene che gli alimenti etnici facciano bene alla salute, il 14% li definisce sani e il 6% leggeri. Il 28% dichiara di utilizzare più zenzero rispetto al 2013, il 22% la curcuma e il 17% il curry. 



In progresso anche l’ecommerce: l’8% degli italiani (4,4 milioni di persone), stando alle rilevazioni Nielsen ha utilizzato i servizi online di food delivery almeno una volta e il dato raggiunge il 22% se si isola il profilo “25-34 anni”. L’80% di chi ha utilizzato il servizio, lo ha fatto almeno una volta negli ultimi tre mesi, con una frequenza media di 0,8 volte al mese. Il 78% degli italiani dichiara di essere coperto da un servizio online di food delivery, nelle grandi città il dato sale al 95%.



Per l’amministratore delegato di Nielsen Italia, Giovanni Fantasia ”occorre che il mondo della Gdo sappia affrontare la sfida di un carrello della spesa sempre più variegato, ricco di prodotti che escono dal perimetro dei consumi ordinari e che rilevano abitudini di consumo più personalizzate e meno prevedibili”.  

Copyright 2018 Italiafruit News