Cpr System avanza e prepara nuove soluzioni

Artosi: 130 milioni di movimentazioni e buon avvio di 2018, anno del ventennale

Cpr System avanza e prepara nuove soluzioni
Vent’anni all'insegna della crescita per Cpr System. “Siamo partiti da 100mila movimentazioni e oggi ne contiamo 130 milioni”, spiega Monica Artosi (nella foto), direttore generale della cooperativa con sede a Gallo (Ferrara), riferimento italiano per gli imballaggi in plastica a sponde abbattibili. I primi dati del 2018 evidenziano un andamento in progresso, un trend positivo "che dura dall'inizio di questa avventura, nel 1998". E ci sono novità in vista per il prossimo triennio: “Vogliamo consolidare i grandi cambiamenti strutturali realizzati negli ultimi anni investendo molto su ricerca e sviluppo e seguendo il filo conduttore strategico della sostenibilità ambientale ed economica”, sottolinea Artosi. “È il caso ad esempio del pallet di legno con blocchetti riciclati realizzato in la collaborazione di Ecoblocks. Arriverà poi a breve nel circuito anche la nuova cassetta Cpr 2.0, migliorata dal punto di vista dell’utilizzo grazie ad una innovativa chiusura a maniglia, più semplice nell’uso ma compatibile con i macchinari di lavorazione”. L’attività di ricerca e sviluppo della cooperativa è oggi indirizzata anche all’ottimizzazione logistica “che - precisa il direttore - è uno dei veri punti di debolezza del sistema Italia: tra poco disporremo di risultati concreti anche su questo fronte”.

“Le casse Cpr - entra nel dettaglio Artosi - partono pulite e ripiegate dai Centri di lavaggio, vanno dai produttori che le riempiono e proseguono fino ai punti vendita della distribuzione organizzata dove, una volta svuotate, vengono riportate indietro, sanificate e rimesse in circuito: un percorso virtuoso che dura per sempre. Quando sono a fine vita vengono rigranulate e ritornano così a comporre una nuova cassa che riprende il circuito. Un modello di economia circolare e sostenibile che consente di non immettere rifiuti nell’ambiente”.

La parola chiave usata da Cpr System per evidenziare la funzione ambientale del suo modello è “riutilizzo”: “Nulla si crea e nulla si distrugge e soprattutto niente finisce nell’ambiente. Un green business che si è evoluto negli anni dimostrando che l’attenzione all’ambiente paga”. Oggi Cpr System associa un migliaio di aziende italiane della filiera.



“Rileviamo, da parte della distribuzione organizzata - puntualizza Artosi - un’attenzione sempre maggiore ai temi della sostenibilità che rappresenta un elemento differenziante oltre che un fattore di risparmio economico. Oggi, e sempre di più in futuro, si metteranno in evidenza modelli produttivi in grado di minimizzare i costi ambientali e il successo di Cpr è la dimostrazione che, attraverso scelte finalizzate alla sostenibilità, si ottengono vantaggi economici per tutti”. 

“In prospettiva - dice ancora Artosi - questi temi diventeranno sempre più determinanti nelle scelte produttive sia perché i consumatori mostrano una grande sensibilità a questi argomenti sia perché anche a livello legislativo sarà premiante produrre tenendo conto della sostenibilità ambientale. I benefici dell’economia circolare del resto appaiono indubbi: una ricerca congiunta di Ellen McArthur Foundation e McKinsey for Business and Environment sostiene che questo tipo di economia può portare a un incremento di sette punti percentuali del Pil europeo nel giro di quindici anni, con una crescita della produttività del 3% e benefici totali all’economia del Vecchio Continente per 1,8 miliardi di euro”.

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