Attualità
Presentata la Dieta mediterranea alpina
Ieri a San Michele (Trento) è stato presentato al mondo produttivo dell'Euregio il progetto Ambiente Alimenti e Salute (Efh- Environment, Food and Health), progetto che punta a promuovere l’invecchiamento in salute e la lotta all'obesità della popolazione dei tre territori dell'Euroregione con un approccio multidisciplinare basato sulla qualità nutrizionale del cibo e la sostenibilità. Focus, in particolare, sugli ingredienti principali della Dieta mediterranea alpina ipocalorica che sarà testata nello studio clinico del progetto Efh.
All'incontro di ieri, moderato da Valentina Piffer del Gect Euregio,sono intervenuti il presidente Fem, Andrea Segrè, il professore del Centro agricoltura alimenti ambiente, Fulvio Mattivi, il dirigente del Servizio dietetica e nutrizione clinica dell'Apss di Trento, Carlo Pedrolli, il direttore del Centro Laimburg, Micheal Oberhuber, e il professore Werner Zwerschke dell'Università di Innsbruck. Con un videomessaggio il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, ha ricordato che questo è un progetto a cui il Trentino guarda con molta attenzione. “E' un progetto euroregionale e questo è un fatto molto positivo perché dobbiamo saper mettere assieme il meglio dei tre territori - Tirolo, Süditirol e Trentino - e valorizzare ciò che sanno fare molto bene nel settore agroalimentare. Oggi ci rivolgiamo, in particolare, agli imprenditori agricoli affinché vedano in questo progetto una sfida e una occasione di innovazione, un progetto che dia ancora più fiducia a questo settore che sta conoscendo una stagione positiva, ma ha bisogno di esplorare vie nuove, fatte anche di connessioni col mondo della ricerca. E poi c'è la dimensione del benessere e della salute delle persone, che passa anche da quello che mangiamo, e da come ci nutriamo. E penso che i nostri prodotti alpini abbiano molto da dire in questa direzione”.
Il presidente Fem, Andrea Segrè, ha sottolineato che “in questo progetto, che è perfettamente in linea con le priorità europee, i produttori locali non sono semplici fornitori di alimenti bensì veri e propri partner coinvolti nella progettazione e nell’innovazione. Il pool di scienziati del consorzio euroregionale nato con questa iniziativa sta lavorando a stretto contatto con il mondo agricolo per trovare soluzioni che abbiano impatti positivi sulla salute umana, sull’ambiente e sull’economia”.
E' scientificamente dimostrato che la dieta mediterranea è un modello alimentare che apporta benefici su malattie metaboliche, infiammatorie e dell'invecchiamento grazie a fibra alimentare, polifenoli, acidi grassi e fonti proteiche. Ai partecipanti verranno dati consigli alimentari tramite piano dietetico personalizzato per aumentare la compliance e in aggiunta verranno forniti alimenti regionali e le indicazioni/suggerimenti su modalità di preparazione e quantità settimanali, in linea con la piramide della dieta mediterranea. Tra gli alimenti regionali sono inclusi minestrone di verdure con segale e farro (con verdure della Val di Gresta, IGP e cereali Regiokorn), vellutata di verdure, crauti, pesce di fiume (trota e salmerino alpino), olio extravergine di oliva del Garda Trentino, mele e snack di mela, formaggi magri (Trentingrana e/o Spressa) e yogurt magro (Latterie Alto Adige), carne rossa, snack a base di piccoli frutti, snack a basso indice glicemico con noci del Bleggio.
Fare un inventario delle produzioni di elevata qualità nutrizionale dei territori alpini che sono più in linea con i dettami della dieta Mediterranea- ha spiegato il professore del C3A. Fulvio Mattivi - permetterà di testarli nel contesto del contrasto all'obesità. Con la finalità ultima di identificare percorsi alimentari sostenibili che passano per un oculato uso dei cibi locali, promuovendone la disponibilità e identificando i prodotti ricchi in composti attivi essenziali e che possono far parte di uno stile di vita sano idoneo a mantenere lo stato di salute”
Carlo Pedrolli, dirigente del Servizio dietetica e nutrizione clinica dell'Apss di Trento, ha spiegato che lo studio è molto ambizioso e vuole confrontare su una casistica selezionata di pazienti obesi l’effetto sul peso e sui principali determinanti metabolici e del microbiota tre regimi dietetici diversi: “Questo studio - ha detto- non ha precedenti e anche le collaborazioni preziose e stimolanti al di qua e al di là del Passo del Brennero promettono innovazione scientifica e, ci auguriamo, anche ricadute sia sulla filiera agroalimentare alpina che sull’industria di trasformazione alimentare della stessa regione”.
A sottolineare l'approccio multidiscipliare dei quattro partner dell'Alto Adige è stato il direttore di Laimburg, Micheal Oberhuber. Ospedale di Bolzano, Università libera di Bolzano, Centro di ricerca Eurac e Laimburg interagiranno nel progetto con un approccio multidisciplinare. “Il progetto si concentra sugli alimenti Euregio, con particolare attenzione, in Alto Adige, sulla produzione lattiero-casearia locale sostenibile, l'influenza del suolo sulla crescita delle piante e degli animali e sui loro aspetti benefici nel ridurre l'incidenza dell'obesità e si fornirà nello studio clinico anche l'esperienza nel trattamento dei dati sulla genomica umana”. Tra i prodotti coinvolti e testati nello studio Euregio, l'Alto Adige contribuirà una fornitura essenziale di mele, cereali e prodotti caseari.
Fonte: ufficio stampa Fem