Crisi pesche, operazione salvataggio

Venerdì riunione al Cso Italy. In attesa di un asse Ferrara-Madrid

Crisi pesche, operazione salvataggio
“Le attuali entrate di prodotto confermano volumi minori rispetto all'anno scorso che, addirittura, potrebbero essere inferiori anche alle stime diffuse il 24 maggio ad Alcarras, in Spagna (vedi precedente articolo di Italiafruit News). Il Cso, poi, ha elaborato il calendario settimanale nazionale che si presenta molto equilibrato, scongiurando i picchi di produzione che, in passato, hanno comportato i noti problemi di gestione del prodotto. Pertanto, le quotazioni così basse che stiamo registrando in questi giorni sono ancor meno giustificabili e, anzi, sintomo di un problema strutturale”. Così Paolo Bruni, presidente di Cso Italy, commenta l’ennesimo momento no di pesche e nettarine e anticipa a Italiafruit News come il Centro servizi ortofrutticoli di Ferrara intende tentare una “inversione di rotta”.
 
“Dal 2004 - continua il cavaliere Bruni - assistiamo con regolarità alle crisi delle drupacee che, spesso, sono state spiegate con la sovrapposizione dei picchi produttivi o con surplus di offerta a livello europeo. E, in un certo senso, ci siamo abituati a convivere con questa comoda giustificazione: basta il 10% in più e il mercato si ingolfa. Quest'anno, però, non siamo di fronte a nulla di tutto ciò; le produzioni sotto la media, anche più di quanto previsto. Il che conferma la scarsa attitudine a fare sistema e a valorizzare le nostre produzioni”.



Proprio per cercare un maggiore coordinamento (per il direttore, Elisa Macchi, il mondo organizzato incide sulla produzione di pesche e nettarine per non più del 25%, ndr), il Cso ha programmato per venerdì prossimo una riunione dei commerciali delle imprese associate. “Si tratta del primo incontro per tentare una migliore pianificazione tra le più importanti realtà produttive - conclude Bruni - Sperando, poi, di poter arrivare a una strategia comune con la Spagna”.

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