Arancia Rossa, l'ecommerce per volare in Cina

Seminario a Catania: Alibaba è pronto, ma servono modifiche al protocollo export

Arancia Rossa, l'ecommerce per volare in Cina
Gli agrumi siciliani "flirtano" con l’ecommerce: l’obiettivo è portare le arance rosse in Cina il prima possibile, magari già il prossimo febbraio, per il Capodanno locale, attraverso i marketplace di Alibaba, il gigante cinese delle vendite online. Di questo si è parlato venerdì nel corso del seminario “E-commerce per l’ortofrutta di qualità” ospitato dal Mercato agroalimentare Maas di Catania nell’ambito del progetto “Social Farming, agricoltura sociale per la filiera agrumicola siciliana 2.0”, firmato da Distretto Agrumi di Sicilia e Alta Scuola Arces con il contributo di The Coca-Cola Foundation. 

Un momento di confronto aperto ad aziende, operatori, giovani consumatori, con l’intento di fare sistema: “Abbiamo riunito i principali attori della filiera agrumicola interessati all’opportunità di utilizzare canali innovativi di commercializzazione e coinvolto le istituzioni", ha affermato Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia. "Abbiamo l’assessorato regionale all’Agricoltura al nostro fianco, abbiamo le arance e le aziende interessate, strutture come il Maas che potrebbero supportare la logistica prevista dal protocollo Italia-Cina per l’export degli agrumi. E c’è Alibaba, con cui dialoghiamo già da un anno e che ci offre l’opportunità di portare l’arancia rossa sul mercato cinese. Una opportunità che il Distretto, con i Consorzi di tutela si adopererà a facilitare, spingendo anche sui ministeri degli Esteri e dell'Agricoltura per ottenere l’autorizzazione al trasporto aereo verso la Cina e al cold treatment in magazzino. Una opportunità che spetta principalmente alle imprese cogliere, anche facendo sistema”. 

Manfredi Minutelli, senior business development manager di Alibaba Italia ha spiegato che “ad Alibaba piacerebbe lanciare l’arancia rossa di Sicilia sul mercato cinese in corrispondenza del capodanno cinese, a febbraio. Per cominciare si può avviare l’export di qualche container, in modo da presentare il prodotto in Cina su Mr Fresh, una delle nostre piattaforme on line che conto 552 milioni di consumatori attivi, e in modo integrato anche nelle catene di supermercati Hema, posizionandolo in una fascia di mercato premium, di alta qualità". 


"Alibaba - ha aggiunto - ha un alto interesse verso un prodotto che oggi in Cina non c’è e che può arrivare solo dalla Sicilia. Bisogna però creare un packaging e un logo adeguati, una campagna di comunicazione che racconti l’italianità e la sicilianità. Prima di tutto serve superare le difficoltà burocratiche previste dal protocollo siglato tra Italia e Cina sull’export degli agrumi, a partire dall’autorizzazione al trasporto aereo; bisogna avviare il progetto per tempo”. 

“Il Distretto Agrumi di Sicilia e Alibaba ci danno l’opportunità di aprire nuovi e importanti mercati alla nostra produzione – ha detto Giovanni Selvaggi, presidente del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP -. Pensare alle criticità e ai tanti controlli che dobbiamo sostenere fa rabbia, ma se nel protocollo Italia-Cina venisse approvato il cold treatment in magazzino, con l’aereo potremmo essere nelle condizioni di raggiungere il mercato cinese. L’arancia rossa di Sicilia è un prodotto unico, dalle caratteristiche che dobbiamo avere la capacità di comunicare attraverso strategie di comunicazione digitali efficaci, facendo sistema”. 

Sul fronte delle procedure relative ai rigidi controlli fitosanitari imposti dal governo cinese, si sta lavorando a semplificare i trattamenti come il cold treatment in warehouse, in magazzino: "l’ultima visita dei tecnici cinesi lo scorso gennaio è stata molto incoraggiante e attendiamo l’approvazione di questa modalità di trattamento", ha spiegato Filadelfo Conti, dirigente dell’Osservatorio Malattia delle Piante. "Il protocollo cinese prevede controlli serrati durante tutta la stagione produttiva per monitorare 16 organismi nocivi e richiede la geolocalizzazione delle coltivazioni per assicurarne la tracciabilità”. 

Il Maas di Catania, dal canto suo, "potrebbe fornire il supporto logistico al trattamento grazie alle sue celle frigorifere e vorrebbe essere riconosciuto come centro abilitato al cold treatment”, ha affermato Giuseppe Guagliardi, presidente Vicario del Maas. Mentre sul fronte della logistica, esistono realtà attrezzate e associate al Distretto Agrumi come la Geotrans, intervenuta al seminario con l’amministratore Luciano Modica. Resta da superare lo scoglio del trasporto: quello previsto oggi, via nave, è impraticabile per i tempi lunghi mentre l'aereo, per il quale c’è già un’apertura da parte cinese, deve ottenere l’approvazione ufficiale. Al convegno è intervenuto anche l'assessore regionale all'Agricoltura Edy Bandiera.

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