Frutta secca e sostenibilità, ecco Foresta Parisi

Nuovo pack per l'azienda campana e più attenzione all'ambiente

Frutta secca e sostenibilità, ecco Foresta Parisi
Tra i tanti volti della sostenibilità c'è anche quello verde di una foresta, la Foresta Parisi. L'azienda napoletana specializzata in frutta secca ha infatti dato vita a un progetto per contribuire al miglioramento dell'ambiente e al benessere della popolazione di Haiti.

"Siamo partiti un anno fa - spiega a Italiafruit News Lidia Parisi, responsabile commerciale e marketing della Spa campana - riorganizzando il packaging di alcune confezioni, soprattutto prugne secche, adottando cartoncino riciclato su cui comunicare la nostra iniziativa: piantare una foresta ad Haiti, una foresta fatta di alberi da frutto in modo da creare una filiera corta nel Paese. I frutti vengono lasciati a disposizione della popolazione locale, che li commercializza, così si crea un'economia territoriale, sostenibile, e si aiutano le persone migliorando l'ambiente. Per ora sono stati messi a dimora 150 alberi".



Il progetto ha anche un proprio sito (clicca qui per accedere) su cui è possibile monitorare lo sviluppo della Foresta Parisi: a chi compila il form l'azienda "regalerà" un albero. "Sarà possibile dargli un nome, personalizzarlo, vederlo crescere e condividerlo sui social - aggiunge Parisi - Il tutto è gratuito e vuole essere un messaggio per sensibilizzare i consumatori su temi importanti come deforestazioni e cambiamenti climatici. La Foresta Parisi vuole essere un valore aggiunto per il nostro brand".

La sostenibilità, come accennato, sta a cuore all'azienda, tanto che sia per le confezioni che per le modalità di produzione sta facendo scelte rispettose dell'ambiente. "Trovare un pack sostenibile che metta d'accordo tutti, distributori e consumatori, non è facile - ammette Lidia Parisi - Le confezioni devono essere funzionali, svolgere la loro funzione protettiva... Ma è un processo che stiamo cercando di portare avanti e sui crediamo. La Gdo è sensibile verso questa tematica, soprattutto all'estero".

A proposito di estero, Parisi sta avviando un processo di internazionalizzazione, ma il mercato di riferimento resta quello italiano. L'azienda nasce quasi un secolo fa alle pendici del Vesuvio da Giuseppe Parisi: da distributore per grossisti si è via via specializzata diventando un fornitore della Grande distribuzione, fino a crescere a livello di industria, con brand proprio e attività di copacker.



"Il mercato della frutta secca cresce e crescerà ancora - osserva la responsabile marketing dell'azienda - Se guardiamo ai consumi medi in Europa, in Italia c'è ancora tanto spazio per ampliare i consumi. Da una decina d'anni a questa parte si è riusciti a destagionalizzare il prodotto, che prima viveva il suo boom nel periodo natalizio, riuscendo così ad avere sbocchi importanti: la frutta secca è considerata una sorta di integratore naturale e ora le occasioni di consumo sono molteplici. Noi ci siamo sempre distinti per innovazione e qualità, partendo da noci e pistacchi. Prestiamo grande attenzione al prodotto italiano, come la Nocciola di Giffoni Igp e il Pistacchio di Bronte Dop, garantiamo una filiera controllata e anche con il prodotto biologico italiano - conclude Lidia Parisi - soprattutto mandorle e noci, abbiamo avuto riscontri molto positivi".

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