Meloni, se i consumi sono meteopatici

Spinetti (Top Melon): «La filiera deve alzare l'asticella della qualità»

Meloni, se i consumi sono meteopatici
Dopo la buona partenza del melone siciliano, sia in termini di qualità sia di prezzi, anche l’azienda Top Melon di Pantalla di Todi (Perugia) ha potuto costatare alterne fasi di mercato. “A giugno – dice il titolare Giorgio Spinetti – non sono mancate le difficoltà per collocare la merce. E questo a causa di pezzature extra, dovute all’andamento meteo molto anomalo, e di accumuli di prodotto superiori alle richieste di mercato. Dai primi di luglio, però, la situazione si è riequilibrata e per il momento i prezzi si mantengono discreti”.

L’azienda Top Melon è tra i big player in Italia: 350 ettari in produzione di cui 220 diretti e 130 con aziende associate in varie regioni, per una produzione totale di dodicimila tonnellate. Produzione indirizzata per l’80% al mercato nazionale, grande distribuzione e ingrosso, e per il rimanente 20% al mercato estero. Tre le linee principali - Gold, Platinum e La Strada Dei Sapori – valorizzate, se richiesto, dalla fascetta Top Melon posta su ogni frutto a garanzia dell’elevata qualità.

fascetta alta qualità meloni Top Melon

“Le previsioni sono, come sempre, difficili da fare – aggiunge l’imprenditore umbro – In più le vendite quest’anno sono decisamente condizionate dal clima altalenante, come se l'estate non fosse ancora arrivata. Per fortuna non vediamo all’orizzonte surplus preoccupanti”.

“In generale, però, l’intera filiera ha la necessità di alzare l'asticella della qualità. Se vogliamo riconquistare il consumatore – conclude Spinetti – dobbiamo fare tutti uno sforzo e capire come l'unica strada per incrementare le vendite sia migliorare ulteriormente gli standard qualitativi, a cominciare dal gusto”.

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