Uva Italia, premesse giuste per una buona campagna

In Sicilia Op Frutta Più farà i primi tagli a settembre. Bene anche Red Globe

Uva Italia, premesse giuste per una buona campagna
I grappoli stanno crescendo, scolpiti dopo un'attenta fase di acinellatura svolta manualmente durante l'estate. In Sicilia, per l'Op Frutta Più di Ravanusa (Agrigento), si avvicina l'avvio della campagna per l'uva Italia e la Red Globe. Quest'anno si prospetta una partenza anticipata, con i soci dell'Op che avvieranno la raccolta nella prima settimana di settembre.

"Le premesse - spiega a Italiafruit News il presidente dell'Organizzazione di produttori Giuseppe Di Liberto - sono buone: abbiamo adottato tutte le tecniche agronomiche e colturali per ottenere un prodotto di qualità: i grappoli si presentano sani e belli, sia per l'Uva Italia che per Red Globe”.

Acinellatura Uva Italia Sicilia

L'uva da tavola è il prodotto di punta di Frutta Più: lo scorso anno i soci dell'Op hanno raccolto 39.700 quintali, in crescita del 17% rispetto alla campagna 2016. "Ma i volumi non sono il nostro principale obiettivo - riprende Di Liberto - prima viene la qualità. Per questo con l'acinellatura non ci risparmiamo: è una fase delicata, ma ci permette di elevare il nostro prodotto verso una fascia premium, perché favorisce l'allargamento del grappolo e l'espandersi dell'acino. Abbiamo la fortuna di lavorare in un territorio particolarmente vocato, che ci consente di fare qualità, e vogliamo capitalizzare al massimo questa possibilità con un lavoro certosino in campo, dove l'uva viene direttamente confezionata. I soci sono finalmente allineati su questa filosofia e siamo certi di poter dare risposte importanti ai nostri clienti".

Uva Red Globe Sicilia

L'uva Italia, come detto, è la bandiera di Op Frutta Più. "E' un prodotto che si fa riconoscere sul mercato per le sue caratteristiche distintive, dal colore dorato all'acino croccante, dal tipico aroma di moscato al profumo gradevole - rimarca il presidente - Siamo certificati Global Gap e coltiviamo seguendo le pratiche della lotta integrata, monitorando la necessità degli interventi per eseguirli solo alla presenza di parassiti che possono compromettere il frutto, così salvaguardiamo la salute e l'ambiente”.

Op Frutta Più è nel pieno della campagna pesche. “Se la prima parte della stagione è stata positiva, nell'ultima settimana i prezzi sono scesi, senza una reale giustificazione – evidenzia Giuseppe Di Liberto - La Gdo impone offerte quantomeno vergognose, si parla tanto di etica e poi per delle pesche calibro A ti offrono 50 centesimi perché le catene devono fare le loro promozioni: questo significa che il frutto vale zero, non è né etico né sostenibile, visto che i costi produttivi sono in aumento, dal carburante all'energia elettrica, dai concimi ai prodotti antiparassitari. Speriamo che questa situazione possa essere ribaltata, anche perché le premesse erano postive, con meno volumi sia in Italia che in Spagna – conclude il presidente – Questo dovrebbe convincere i confezionatori siciliani a resistere e a non piegarsi a logiche di prezzi così bassi".

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