Al via la campagna dei pomodori Dorilli

Grasso: «Oltre a Kamarino un datterino e un insalataro premium»

Al via la campagna dei pomodori Dorilli
Parte ufficialmente oggi la campagna del pomodoro 2018/19 dell’azienda siciliana Dorilli. Che, da quest’anno, non significa solo Kamarino, prodotto unico e totalmente identificabile, ma una gamma intera, comprendente un datterino e un pomodoro da insalata di elevata qualità.

“Iniziamo oggi le raccolte del datterino e di Kamarino – dice a Italiafruit Guido Grasso – La qualità è eccellente, anche perché ogni anno miglioriamo le tecniche e otteniamo risultati migliori. Ma quest’anno, oltre al clima, ci ha aiutato la messa a punto di un sistema che permette di abbassare la temperatura in serra di quei 2-4 gradi necessari a mantenere elevate le caratteristiche qualitative. Il pomodoro, infatti, sopra i 32° C inizia a degradare gli zuccheri ed è fondamentale riuscire a controllare questo aspetto”.

Il mercato del pomodoro è sempre in movimento e il contesto vivace, molto competitivo soprattutto all'estero. “Quest’anno in Olanda si stimano 1.200 ettari di pomodoro sotto luce e anche in Spagna sono stati fatti consistenti investimenti per migliorare le serre – osserva l’imprenditore siciliano – La domanda di pomodori di gusto continua a essere alta, così abbiamo pensato che i clienti potessero apprezzare un piccolo bouquet di tipologie”.

Tipologie che dal 2019 saranno disponibili 12 mesi l’anno. La scelta è caduta su datterino e insalataro non a caso. “Il datterino in Italia oggi è considerato il pomodoro per eccellenza, con un posizionamento di mercato più alto che nel resto d'Europa – spiega Grasso - Siccome la costanza gustativa si ottiene utilizzando pochissimi siti di produzione, la stessa varietà e tecnologie che permettano di mitigare il clima, che coincide con la nostra filosofia aziendale, abbiamo deciso di provare a entrare in questo mercato”.
E, dopo un anno di test, il livello gustativo raggiunto è talmente soddisfacente che l’azienda Dorilli è pronta a partire. “Sia Kamarino sia il datterino hanno un contenuto zuccherino maggiore di 9 gradi Brix – precisa – Un valore molto buono in questo periodo dell'anno, quando la media è vicina a 7-7,5 gradi”.



Dietro l’offerta di insalataro c'è, invece, il lavoro di tre anni: prima di selezione varietale e, poi, di affinamento delle tecniche colturali. “La chiave è sempre l’offerta di gusto costante per tutti i mesi della coltivazione – continua Grasso – Noi possiamo garantirlo da novembre a tutto giugno. Senza sottovalutare che, per l’insalataro, all'estero soffriamo meno la concorrenza di spagnoli e olandesi di quanto accada con il ciliegino”.

Il Kamarino e il datterino Dorilli saranno disponibili in confezioni da 250 grammi, mentre per l’insalataro è previsto un pack da 400 grammi.

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