Carrefour, ortofrutta protagonista della «Transizione alimentare»

Consumi responsabili con più bio, qualità e reddito per i produttori

Carrefour, ortofrutta protagonista della «Transizione alimentare»
C'è chi parla e c'è chi fa. E Carrefour ha scelto di agire dando il via anche in Italia alla Transizione alimentare, progetto che mira ad avere un consumo sostenibile e responsabile, a favorire la democratizzazione del biologico e a valorizzare la filiera in un’ottica di maggiore sicurezza e trasparenza.

Stephane Coum Carrefour Italia

La "Transizione alimentare" di Carrefour parla la lingua dell'ortofrutta e per l'insegna è un motivo di orgoglio e una sfida che lancia a tutta la Grande distribuzione organizzata. Traspare dalle parole di Stéphane Coum, amministratore delegato Carrefour Italia: "Altri hanno comunicato, noi abbiamo fatto. Il nostro non è un atto di comunicazione ma un cambio culturale per sviluppare una visione unica e integrata capace di mettere a fuoco le necessità di tutti i player, a monte e a valle della distribuzione".

Salone Carrefour 2018

Passando dalla teoria alla pratica, la strategia di Carrefour - presente in 18 regioni italiane con circa 20mila collaboratori - vuole educare e dare risposte "concrete e coerenti" ai clienti. Qualità, sicurezza e origine sono un mantra nel ragionamento dell'amministratore delegato della catena (dal 29 settembre sarà sugli scaffali il primo prodotto 'mappato' grazie alla tecnologia blockchain), così come quello di proporre un cibo più equilibrato, combattendo per esempio l'obesità.



La grande sfida è quella di cambiare i consumi da una parte e ripartire meglio il valore aggiunto del prodotto venduto dall'altra. Un messaggio - rassicurante - per i fornitori dell'insegna, che saranno sempre più selezionati per la qualità della loro offerta, ma saranno anche coinvolti nella narrazione dei loro prodotti.

Salone Carrefour 2018

Per leggere al meglio il contesto in continuo cambiamento, Carrefour Italia ha deciso di affiancare alla propria esperienza e professionalità anche un Advisory Board: un organo esterno ed indipendente, composto da alcune delle migliori menti del Paese negli ambiti chiave di questo percorso di cambiamento. L’Advisory Board si propone come complemento strategico alla struttura di management ed agli strumenti di governance dell’impresa e ha l’obiettivo di individuare nuove opportunità di indirizzo strategico, attraverso lo scambio di idee e riflessioni. Il Board, ad oggi, è composto da: Marco Gualtieri, ambito Innovation & Technology; Riccardo Illy, ambito Business; Raffaele Maiorano, ambito Producers; Daniele Tirelli, ambito Sociologist; Angelo Riccaboni, ambito Agroindustry & Economy; Attilio Scienza, Environment & Sustainability.



Per testimoniare l’andamento dell’ambizioso progetto, Carrefour Italia ha, inoltre, presentato “Act For Food”, programma di azioni concrete, focalizzato su origine dei prodotti, sicurezza alimentare e relazione con il mondo agricolo. A supporto del programma, è stata realizzata una piattaforma digitale sulla quale verranno pubblicati, di volta in volta, tutti i nuovi progetti intrapresi a sostegno della Transizione alimentare.



Carrefour Italia si impegna altresì a sviluppare, attraverso un programma divulgativo, attività in-store ed una campagna pubblicitaria integrata e multicanale, che dal 16 settembre coinvolgerà televisioni e media online sotto un unico claim “Tutti meritiamo il meglio”.
L'azienda vuole poi rendere il biologico una leva fondamentale del proprio business, facendone crescere il peso sul fatturato totale fino al 30%, entro il 2022. "Vogliamo democratizzare il bio e svilupparne il commercio", conclude Coum.

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