Madrid sfida Roma anche sul bio

Al Fruit Attraction primo convegno dedicato. Ma senza aziende italiane

Madrid sfida Roma anche sul bio
Con il via libera alla nuova normativa europea e la crescita a due cifre dei consumi il mercato dei prodotti biologici freschi continua a offrire opportunità agli operatori ortofrutticoli. Gli spagnoli, anche se con un certo ritardo, se ne sono accorti e ne parlano a Madrid il 24 ottobre. Ma senza italiani.

Proprio così. Fruit Attraction, una delle fiere di riferimento per il settore (nella capitale spagnola dal 23 al 25 ottobre), organizza insieme a Eurofresh Distribution il primo Biofruit Congress, interamente dedicato all’ortofrutta bio.
E fin qui niente di strano. Esperti e distributori leader analizzeranno i dati e i trend più recenti sulla base, appunto, dei cambiamenti in itinere in base alla nuova normativa, con un occhio al settore retail, ai canali specializzati, ai Paesi emergenti ma anche alle opportunità di business.
Altrettanto importante sarà il focus dedicato ai consumatori, in particolare tedeschi e svizzeri, e a come migliorare segmentazione e marchio, senza trascurare il valore aggiunto prodotto da commercio equo, biodinamico, locale, con la testimonianza di fornitori specializzati, quali Eosta, LaVieClaire o Naturland.

L’Italia, che in questi anni per alcuni prodotti ha perso la leadership, sul bio potrebbe dire la sua, ma le nostre principali aziende di settore non sono state invitate.

Niente di male, probabilmente si tratta di un momento di “riflessione” del sistema spagnolo per sostenere la conversione al biologico. Viste anche le numerose difficoltà con i prodotti convenzionali, in particolare per i residui di fitofarmaci sopra i limiti consentiti, si potrebbe quasi pensare a una strategia, o politica interna, per sensibilizzare il mondo della produzione al bio, che in Spagna non decolla.
O, almeno, non ancora. Perché, conoscendo capacità di aggregazione e tempistiche organizzative iberiche, forse siamo avvisati.

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