Frutta italiana, buona partenza per la campagna d'oltremare

Nord Ovest analizza il momento: spedizioni importanti per mele, uva e susine

Frutta italiana, buona partenza per la campagna d'oltremare
Buona partenza per la campagna di esportazione oltremare della frutta italiana, in corso di svolgimento dalla seconda parte di luglio. Lo conferma a Italiafruit News Massimo Delpozzo (nella foto di apertura), direttore commerciale della Nord Ovest - azienda di Cuneo specializzata nelle spedizioni internazionali - che spiega: “La nostra attività di export ha avuto un buon inizio e dovrebbe entrare a pieno regime nei giorni a cavallo tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre, quando potremo contare sulla disponibilità di tutte le varietà di mele e di kiwi". 

In questa fase, l’azienda piemontese sta movimentando volumi significativi di mele, uva da tavola e susine Angeleno. “La campagna della mela, l'articolo in assoluto più importante, ha preso piede con uno spirito senz’altro migliore rispetto all'anno scorso per via dell'incremento delle produzioni in Italia e a livello europeo, che ci porta a prevedere un calendario più lungo. Da segnalare anche l'ottimo avvio delle susine Angeleno, mentre per quanto riguarda l'uva registriamo volumi stabili rispetto alle medie degli ultimi anni".



"Tra poche settimane - prosegue Delpozzo - inizieremo a spedire i primi kiwi, prevedendo di gestire nel corso di tutta la campagna un volume sicuramente più elevato di varietà a polpa gialla. La Grecia e la Turchia, anche in questa stagione, saranno competitor ostici per gli esportatori italiani".

Delpozzo condivide pienamente il pensiero dell’imprenditore ortofrutticolo Carlo Lingua che, nelle scorse settimane, ha denunciato lo scarso impegno della politica nel cercare di abbattere le "barriere commerciali" per mele e uva in Cina (clicca qui per leggere la nostra notizia). "Le istituzioni devono darsi una grande svegliata e velocizzare le pratiche fitosanitarie - sintetizza Delpozzo - La Cina, soprattutto per le mele italiane, può rappresentare uno sbocco decisivo anche ridurre la pressione nel mercato europeo. Non va dimenticata, poi, l’importanza di superare lo storico problema delle susine Angeleno in Brasile".

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