Castagne italiane, le industrie stoppano i ritiri

Rubinaccio (Ortofrutta Italia): il Governo ci aiuti ad affrontare il nuovo fungo «Gnomoniopsis»

Castagne italiane, le industrie stoppano i ritiri
La stagione italiane delle castagne è iniziata nel peggiore dei modi. Da due settimane, infatti, si trova in commercio la Bouche de Betizac, varietà resistente al Cinipine galligeno e sempre più coltivata da Nord a Sud, ma le principali industrie nazionali hanno bloccato i ritiri dalla giornata di venerdì 21 settembre. Una decisione molto pesante per una filiera agricola che necessità di magazzini di condizionamento a umidità controllata per garantire la conservabilità del prodotto. 

"I nostri acquirenti - spiega Giampaolo Rubinaccio, produttore di castagne in provincia di Avellino e coordinatore frutta in guscio per Ortofrutta Italia - hanno stoppato i ritiri, molto probabilmente per problemi di marciume causati dal nuovo fungo Gnomoniopsis Discula Pascoe, presente un po' in tutti gli areali di produzione del Paese. Fino a giovedì scorso riuscivamo a spuntare prezzi di quattro euro il chilo, adesso non sappiamo come muoverci anche perché il clima attuale non favorisce certamente il consumo".

A distanza di pochi anni dal primo rilevamento, Gnomoniopsis Discula Pascoe è diventato il problema numero uno della castanicoltura italiana. Questa malattia fa infatti marcire i frutti dall'interno e resiste a qualunque sistema di conservazione (sottovuoto, surgelato, ecc.). Ma non esistono test rapidi per rilevarne la presenza: si può soltanto spaccare a metà la castagna per capirlo in maniera veloce.

Lo stop delle industrie anticipa di circa dieci giorni il boom produttivo. "Di fronte a questa nuova emergenza fitosanitaria - sottolinea Rubinaccio - auspico che il nuovo Governo possa attivare una linea di credito scientifica a favore del Crea di Firenze, centro di eccellenza nel panorama della difesa, per comprendere come poter contenere Gnomoniopsis Discula Pascoe. Allo stesso tempo - conclude il coordinatore frutta in guscio di Ortofrutta Italia - mi preme proporre al ministro Gian Marco Centinaio la creazione di una Direzione nazionale ad hoc sui nuovi insetti e microrganismi alieni, estranei agli ecosistemi nostrani, al fine di definire una strategia di ricerca e di difesa unica".

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