Gourmet ed extra-premium l'uva di Armonia

Volumi e fatturato in crescita. «La nostra frutta? Un lusso accessibile»

Gourmet ed extra-premium l'uva di Armonia
Linee extra-premium, controllo totale della filiera, valorizzazione del prodotto in chiave "gourmet": l'uva, per Op Armonia non è un prodotto qualsiasi. “Fare bilanci è prematuro - dice Marco Eleuteri, socio e amministratore delegato alla funzione commerciale dell'organizzazione con sede a Battipaglia, nel Salernitano - ma se riusciremo a mantenere il trend commerciale registrato in questi primi due mesi e mezzo di campagna, iniziata a metà luglio, dovremmo chiudere la stagione con un incremento del 20% sia a quantità che a valore. Sarebbe un risultato di grande soddisfazione, soprattutto perché ci ripagherebbe dei grandi sforzi sostenuti negli ultimi anni per aumentare il livello qualitativo medio di tutta la produzione: una scelta in linea con la strategia complessiva di posizionamento di mercato che Armonia sta seguendo anche per gli altri suoi prodotti”.


Linea a marchio del distributore

Con una produzione che quest’anno dovrebbe raggiungere i 20mila quintali per un fatturato di circa tre milioni di euro, il comparto uva rappresenta circa il 10% del fatturato complessivo del gruppo.

“Il mercato di riferimento per l’uva è quasi esclusivamente italiano - aggiunge Eleuteri - e le varietà commercializzate sono essenzialmente quelle tradizionali, ancora largamente preferite dai consumatori del nostro Paese: in primis la cultivar Italia, poi, in ordine di importanza, Victoria, Regina, Pizzutella, Paglieri e l’uva rosata. Ancora marginali, sebbene in crescita, le senza semi”.


DolceUva confezionata. Nella foto di apertura, grappoli di qualità extra venduti sfusi

Per quanto riguarda le linee di commercializzazione, "il 75% del totale - spiega il manager - viene veicolato con il nostro marchio premium DolceUva e con il brand privato di uno dei maggiori distributori privati italiani cui garantiamo, come richiesto dal capitolato di produzione del cliente, il controllo totale della filiera produttiva e un posizionamento qualitativo superiore alla media di mercato”.   

“Per la prima volta, quest’anno, stiamo provando ad inserire sul mercato, per la sola varietà Italia, una linea di qualità ancora più extra: piccole partite di uva localizzate negli areali produttivi di Trani-Barletta, di qualità particolarmente elevata per colorazione e caratteristiche gustative, che beneficiano a livello gustativo delle basse rese per ettaro”. “Si tratta - aggiunge l’esponente di Op Armonia - di un piccolo test su circa mille quintali proposti solo sfusi nella nostra linea DolceUva. Crediamo che sul mercato ci sia uno spazio importante per questo lusso accessibile. Nelle prossime settimane, valuteremo la performance commerciale di questa ulteriore segmentazione dell’offerta”.


Da sinistra Eleuteri, Lorusso e Romano

Quanto al marketing, “l’organizzazione - dice ancora Eleuteri - sta lavorando intensamente sui social e fa affidamento su un blog, www.dolcefrutta.info, per raccontare l’uso della DolceUva con l'aiuto di grandi chef del territorio come Giovanni Lorusso di Bisceglie: tante ricette e consigli d’uso, nonché il parere ed i consigli di un grande esperto di enogastronomia pugliese, come il gastronomo barese Sandro Romano perché crediamo che suggerire usi gourmet della frutta, alternativi ai consumi tradizionali, strutturalmente in calo, possa essere un volano di consumo importante…”. 


Pietanza realizzata nell'ultimo "laboratorio gastronomico" DolceUva

“Noi ci crediamo da sempre - conclude Eleuteri - tanto che definiamo l’acquisto della nostra linea Dolce una Fruit Gourmet Experience. E il consenso, in crescita, di tanti consumatori, dimostra che siamo sulla buona strada”.

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