Agrinovana, il prodotto servizio a Zeroscarti

Ortaggi tradizionali in chiave innovativa. Mei: «Cresciamo a doppia cifra»

Agrinovana, il prodotto servizio a Zeroscarti
Sono le verdure essiccate l’ultima frontiera di Agrinovana. Cime di rapa, cavolo nero, broccolo rapino, cavoli mista a foglia, kurly kale: cinque referenze per una linea innovativa su cui l’azienda marchigiana specializzata nella produzione e distribuzione di verdure fresche semilavorate raccolte a mano crede molto. Shelf life di tre anni, tante fibre e "nutrienti", grande versatilità, sono i punti di forza di una proposta che mantiene le caratteristiche del fresco e già presidia alcune catene della Gdo.

“Agrinovana, nata otto anni fa da tre soci provenienti da esperienze professionali diverse - spiega a Italiafruit News Augusto Mei, socio e responsabile dell’area commerciale - si è caratterizzata fin dall’inizio per la gestione innovativa di prodotti tradizionali, con l'impegno di offrire al consumatore solo la parte di ortaggio che può mangiare, in linea con la nostra filosofia dello Zeroscarti che è anche brand: coniughiamo il servizio con il rispetto dell’ambiente”.



“Inizialmente abbiamo puntato su un prodotto di richiamo come le cima di rapa - aggiunge Mei - passando poi al cavolo nero, superfood di sempre maggiore successo e ad altri articoli della tradizione come il broccolo spigariello; stiamo rivitalizzando inoltre brassicacee quasi scomparse come il cavolo zolfino e investendo su prodotti innovativi quali il broccolo rapino e il flore sprouts, già vincitore ai Fruit Logistica innovation award, ibrido di cavolo da noi piantato per la prima volta lo scorso anno, ottimo sia cotto che crudo”.



Tre, principalmente, le zone di produzione di Agrinovana: in Puglia al confine con la Basilicata, nella Marche (Valdaso) e, nel periodo estivo, nella piana del Fucino, “territorio che ben si presta - puntualizza Mei (nella foto sopra) - grazie all’elevata escursione termica: l’anno scorso siamo riusciti a produrre sino a fine dicembre, lavorando sulle brassiche a tutto tondo per un lungo periodo”. Sono circa 400 gli ettari in produzione, mentre il fatturato quest'anno dovrebbe raggiungere i cinque milioni di euro con una crescita in doppia cifra sul 2017.



“La  filosofia aziendale ci sta premiando - aggiunge l’esponente di Agrinovana - i prodotti servizi, del resto, stanno conquistando spazio crescente in Gdo e il consumo dei nostri cavalli di battaglia si è destagionalizzato: se una volta le cime di rapa si gustavano da novembre a marzo, oggi non ci sono più barriere. Tanto che le vendite estive sono state soddisfacenti”. Esselunga, Aspiag, Conad Adriatico, Magazzini Gabrielli, All, Unicomm, Dimar, Il Gigante; queste le principali insegne servite dall’azienda marchigiana. Che non vuole fermarsi.

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