Alluvione in Calabria, coltivazioni travolte dal fango

Danni agli ortaggi, anche in serra, e alle clementine. Giannuzzi (Agricoop): «Un disastro»

Alluvione in Calabria, coltivazioni travolte dal fango
La Calabria si lecca le ferite. Dopo che nella notte tra venerdì e sabato sono caduti oltre 300 mm di pioggia in poche ore, un'alluvione ha colpito diverse zone della regione. Purtroppo si contano vittime e anche tanti danni, agricoltura compresa.

"I danni sono ingenti - conferma a Italiafruit Innocenza Giannuzzi, presidente di Agricoop di Lamezia Terme - ettari e ettari di ortaggi sono finiti sott'acqua nel Crotonese, stessa storia nel Lamentino, dove il problema si è verificato anche nelle produzioni in serra. Gli agrumeti sono stati investiti da fiumi d'acqua e fango. Campi di finocchio sono stati sommersi e anche la produzione di cipolla di Tropea Igp è stata coinvolta dal fenomeno. Un fenomeno che avrà causato decine di milioni di euro di danni. Le aziende agricole, nella nostra zona, sono letteralmente invase dal fango. La pioggia è stata forte, l'evento eccezionale, ma un disastro del genere è stato causato da anni e anni di incuria e di mancata manutenzione degli scoli consortili e dei collettori. Le aziende hanno ora bisogno di ripartire subito, va bene lo stato di calamità, ma servono interventi immediati".

"Ci troviamo di fronte ad una calamità straordinaria e la richiesta che avanzeremo dello stato di calamità naturale va in questa direzione". Queste le parole del presidente della Regione, Mario Olivero, a cui va l'appoggio della Coldiretti. "Gli effetti dei nubifragi e delle esondazioni si manifestano in quasi tutta la Calabria - spiega l'associazione - con aziende agricole sommerse e isolate per la frana delle strade interpoderali. Nel Lametino sono andate sott’acqua le coltivazioni di ortaggi (in particolare le cipolle) e di fiori. Nel Reggino danni agli ortaggi ma anche agli oliveti nella fascia che va dalla media collina al mare. Inoltre nel Crotonese – conclude la Coldiretti – le abbondanti piogge hanno sommerso le coltivazioni finocchio appena messo a dimora".

Di un bilancio dei danni grave e preoccupante parla anche l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali. "Anche l’agricoltura paga un dazio elevato. Ingenti i danni alle produzioni agricole della fascia ionica crotonese, nel lametino e nel vibonese, in buona parte irreparabilmente compromesse. In particolare, i danni riguardano gli uliveti, già provati da una stagione produttiva difficile, gli agrumeti e le serre. Nella zona vitivinicola del cirotano è stata compromessa la raccolta dell’uva, così come compromessa è la produzione di finocchi nel comprensorio di Isola di Capo Rizzuto".



Anche in Puglia e in Sicilia il maltempo ha colpito. Nel Tarantino - spiegano Coldiretti e Cia - si segnalano campo sommersi con danni alle coltivazioni di ortaggi e di uva da tavola. Allagamenti anche nel Catanese, che si sommano ai problemi causati dal terremoto.

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