Mele, quando la tradizione paga

Illuminati Frutta: buona la richiesta per il prodotto toscano

Mele, quando la tradizione paga
Se coltivate a dovere le varietà di mele tradizionali possono ancora regalare ai produttori importanti soddisfazioni. Ne è convinta l'Illuminati Frutta, società consortile che nella Val di Chiana aretina opera su oltre 120 ettari di meleti. Qui, in un altopiano a 300 metri sul livello del mare, dove c'è un microclima tutto particolare, la società toscana raccoglie principalmente Golden, Fuji, Gala e Stayman.



"In questa campagna registriamo un'ottima produzione, sia sul fronte dei volumi sia per la qualità dei frutti - spiega a Italiafruit News Francesco Illuminati, presidente dell'impresa - In Val di Chiana le mele sviluppano un grado zuccherino superiore rispetto ai frutti che crescono nelle valli alpine, questo grazie alle peculiari condizioni dei nostri terreni e del microclima, e poi perché possono godere di una maggiore esposizione al sole".

Mele Illuminati Frutta

Parlando dell'esordio della campagna commerciale, l'imprenditore toscano sottolinea che "ancora si fa un po' fatica a vendere quantità importanti: perché i consumi di mela partano c'è bisogno di un clima fresco, che a tutt'oggi manca. I prezzi sono in calo rispetto allo scorso anno, quando però c'era una condizione produttiva totalmente differente, con volumi decisamente inferiori. Il sapore, però, è veramente ottimo: la mela della Val di Chiana è molto richiesta, il nostro prodotto viene principalmente distribuito in Toscana e nel Centro Italia, dove i consumatori riconoscono al nostro frutto una qualità certa e per questo, nella formazione del prezzo, abbiamo riscontri maggiori rispetto alla media del mercato".

L'Illuminati Frutta, che associa otto aziende agricole della Val di Chiana, serve la Grande distribuzione, gestendo l’intera filiera, dalla produzione passando per la conservazione e poi i successivi processi di selezione e spedizione.

Pere Illuminati Frutta

Oltre alle mele coltiva pere, pesche e susine. "Con le pesche, specialmente quelle tardive, non è stata una buona annata: la pioggia caduta in abbondanza ha causato qualche problema di troppo sulla tenuta dei frutti - evidenzia il presidente - Per le pere, invece, abbiamo un'ottima qualità: le coltiviamo su una superficie complessiva superiore ai cento ettari e ora non ci resta che aspettare un po' di fresco - conclude Francesco Illuminati - per aumentare i volumi di vendita".

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