Pratiche sleali nella filiera, ora o mai più

Atteso per oggi il voto decisivo. L'appello di Paolo De Castro ai deputati Ue

Pratiche sleali nella filiera, ora o mai più
E' previsto per oggi il voto decisivo dell'Assemblea europea sulla proposta di direttiva Ue contro le pratiche sleali nella filiera alimentare. Il relatore della proposta, Paolo De Castro (nella foto di apertura), primo vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento Ue, avverte: "Nessun deputato ceda alle pressioni last minute delle lobby dei grandi supermercati che ci impediscono di venire in aiuto agli anelli più deboli della filiera. Poniamoci all'altezza delle richieste dei nostri consumatori e agricoltori''.

L'appello di De Castro al voto positivo è condiviso con il politico belga Marc Tarabella, relatore della proposta in Commissione mercato interno. “I falchi che da 10 anni si oppongono all'introduzione di regole commerciali più eque e trasparenti, tentano di fare rinviare ancora una volta l'approvazione del mandato necessario al Parlamento per avviare i negoziati con il Consiglio dei ministri e la Commissione Ue".




Se almeno 81 deputati si opporranno alla direttiva, l’approvazione del testo potrebbe essere rinviata alla prossima seduta plenaria del Parlamento, a metà novembre. Ma il rinvio rischierebbe di distruggere, per mancanza di tempi tecnici, l'unica possibilità di ottenere l'atto legislativo approvato entro la fine della legislazione europea, a maggio 2019. "E' ora o mai più - evidenziano De Castro e Tarabella - Noi siamo già pronti a dare il via ai negoziati interistituzionali e raggiungere un accordo con il Consiglio dei ministri Ue prima di Natale. Già da ora possiamo dire che prendendo come riferimento la salute dei consumatori, nei negoziati con i ministri europei ci concentreremo sulle pratiche commerciali sleali più dannose difendendo tutto il processo di quegli standard di benessere della qualità, dell'ambiente e degli animali che fanno i nostri prodotti unici in tutto il mondo”. 

Dall'Italia, intanto, è arrivato il sostegno di Agrinsieme (coordinamento tra le organizzazioni Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari) che ha inviato una lettera agli europarlamentari italiani per invitarli ad appoggiare la proposta. “Gli agricoltori e le cooperative italiane ed europee, ormai da anni, richiedono una regolamentazione delle pratiche commerciali, riequilibrando la filiera a favore della parte agricola e rafforzando la competitività del settore - sottolinea Agrinsieme - È indispensabile, perciò, che tutti gli attori della catena alimentare possano operare in condizioni di pari dignità".
 
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