«Uva, margini ridotti per colpa del meteo»

L'azienda pugliese Agricola Cida: puntare sulla ricerca varietale italiana

«Uva, margini ridotti per colpa del meteo»
Una campagna uva da tavola che ha richiesto molto impegno in vigneto e per garantire la qualità i margini per le imprese si sono ridotti. Fotografano così la situazione Cosimo Rizzo e Gianpalmo Gabriele Spronati, rispettivamente direttore amministrativo e responsabile marketing di Agricola Cida. L'azienda di Castellaneta (Taranto) - guidata dai fratelli Federico, Antonio e Carmine Spronati - porta l'uva da tavola pugliese sui mercati internazionali grazie ai 100 ettari di impianti di proprietà e una serie di fidati conferitori.



"Le condizioni meteo hanno portato a molte operazioni in campo - aggiungono i due manager - per evitare il rischio di avere macchie sugli acini oppure muffe sul raspo: basta una piccola imperfezione per non rispondere agli standard qualitativi delle catene. Questo lavoro ha portato a una riduzione dei margini aziendali davanti a una qualità del prodotto non sempre ottimale durante la stagione".



Agricola Cida lavora prevalentemente all'estero: il 90% delle sue uve è diretto in Germania, ma tra i nuovi mercati che sta esplorando c'è anche quello arabo. L'impresa dei fratelli Spronati è tra i fondatori di Nuvaut, il consorzio pugliese che si è costituito per sviluppare, assieme al Crea, nuove varietà di uva da tavola italiane. "E' importante poter contare su varietà italiane adatte agli aerali italiani - sottolineano Rizzo e Spronati - In azienda abbiamo in sperimentazione alcune di queste nuove varietà, l'anno prossimo avremo una prima produzione da testare e il 2021 potrebbe invece essere il primo anno di commercializzazione di queste novità".



Agricola Cida ha partecipato a Fruit Attraction. "E' stata la prima volta per noi - concludono - ma l'impatto è stato positivo e pensiamo di ritornare".

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