L’Italia partecipa al Summit mondiale di Global Gap

L’Italia partecipa al Summit mondiale di Global Gap
Dal 5 al 7 novembre scorsi si è tenuto a Lima, in Perù, il Summit internazionale di Global Gap, un’occasione di confronto sui temi della sicurezza alimentare e della sostenibilità per oltre 400 professionisti del settore agricolo. All’evento, tenutosi per la prima volta in America Latina, ha partecipato anche una delegazione italiana, composta da Alessandro Dalpiaz, direttore di Assomela e membro del board di Global Gap, Federico Passarelli di Cso Italy e rappresentante del tavolo nazionale di lavoro (Ntwg), e Giulia Montanaro, in rappresentanza del settore melicolo italiano e dell’Associazione nazionale Le Donne dell’Ortofrutta.

Il congresso, strutturato in numerose sessioni ognuna delle quali con focus specifici, ha permesso di trattare numerosi argomenti caratteristici dello standard di certificazione Global Gap, tra cui l’utilizzo dei fitofarmaci, la produzione integrata, il monitoraggio dei residui, la sostenibilità ambientale e sociale delle produzioni, la sinergia tra diversi sistemi di certificazioni. 

Il tema della semplificazione è stato l’argomento chiave della sessione plenaria della seconda giornata in cui è intervenuto Alessandro Dalpiaz. Il summit è stato preceduto da una riunione del Board, che ha definito e condiviso i presupposti di un nuovo progetto sul monitoraggio dei residui finalizzato ad aumentare i parametri di sicurezza dell’ortofrutta, ma ha anche confermato un clima di positivo confronto tra produzione e retailer che potrà favorire ulteriori semplificazioni dei disciplinari e degli obblighi per le aziende oltre ad aprire nuove prospettive di sviluppo per lo standard Global Gap.

Nella prima giornata del summit, riservata principalmente ai soli membri del Gg, Federico Passarelli ha partecipato all’incontro di presentazione di ciascun tavolo tecnico nazionale e delle rispettive attività in programma per l’anno 2019. In questa cornice, l’Italia è risultata essere tra i Paesi più proattivi nella creazione di proposte di semplificazione dello standard Global Gap (qualità dell’acqua, utilizzo di agrofarmaci e altri punti di controllo).

Giulia Montanaro ha invece moderato il panel “Women Leadership in Agriculture”, descrivendo l'innovativa esperienza italiana dell'Associazione nazionale Donne dell’Ortofrutta e alimentando il dibattito sul tema confrontandosi con realtà in cui il tema “gender” è declinato in modi molto differenti tra loro, dall’empowerment delle donne in Egitto sostenuto con programmi dell’Usda, ai programmi specifici finanziati da grandi aziende del settore agricolo mondiale in diversi paesi del mondo. Anche Global Gap ha iniziato a lavorare sull’argomento.

Il summit di Global Gap ha rappresentato una occasione estremamente utile per confrontarsi con le tutte le componenti rappresentanti la supply chain, dai produttori ai retailer, offrendo la possibilità di osservare stessi temi da punti di vista differenti.

Fonte: Ufficio stampa Cso Italy