Limoni, l'Argentina conquista il Giappone e punta alla Cina

Dopo la riapertura del mercato statunitense nuovi sbocchi per gli agrumi sudamericani

Limoni, l'Argentina conquista il Giappone e punta alla Cina
L'Argentina amplia i propri orizzonti nell'esportazione dei limoni. E, dopo aver riaperto il canale commerciale con gli Stati Uniti, quest'anno ha effettuato le prime spedizioni sul mercato giapponese. Ma il vero obiettivo, ora, è la Cina.
L'ingresso sulla piazza statunitense dopo una pausa di 17 anni è stato un passaggio importante per le aziende del settore: come riporta la Federazione agrumicola argentina sono state commercializzate 10.640 tonnellate di prodotto con il marchio di qualità All Lemon.

Dopo questo successo, l'Argentina punta ad aumentare i mercati di esportazione per i propri limoni. Pedro Omodeo di Latin Lemon ha spiegato al portale Fresh Fruit di mirare a consolidare la presenza in Asia. Conquistato un mercato esigente come quello giapponese, potrebbe essere stato propedeutico per aprire anche il canale cinese. "Pensiamo che se andrà tutto bene tra il governo cinese e quello argentino potremmo essere in grado di esportare in Cina entro il prossimo anno o il 2020", ha detto l'imprenditore. "Si sta cercando di formalizzare un protocollo molto simile a quello siglato col Giappone, perché l'esperienza è stata positiva".

L'Argentina esporta circa il 20% della sua produzione di limoni e l'Europa è il principale mercato.

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