Kiwi, poche soddisfazioni in Europa e oltremare

Campagna commerciale deludente, preoccupazione tra gli operatori italiani

Kiwi, poche soddisfazioni in Europa e oltremare
Mercato "dimesso" e quotazioni fin qui poco soddisfacenti per il kiwi italiano sul mercato nazionale, in Europa ma anche oltreoceano. “L’andamento della campagna commerciale è fin qui molto diverso rispetto all’anno scorso”, spiega Roberto Donà, dell’azienda padovana “3Frutti”, specializzata nell’export. “I motivi? La disponibilità di prodotto è maggiore rispetto allo scorso anno, la vicina Grecia ha aumentato i quantitativi in maniera rilevante e la concorrenza di altri frutti di stagione fa il resto: nel continente si continua a mangiare uva, ancora disponibile e mele, le cui quotazioni sono nettamente più basse di dodici mesi fa, mentre oltremare, dal Nord America ai Paesi Arabi, i prezzi sono generalmente altrettanto poco soddisfacenti, anche per la maggiore disponibilità di materia prima”. 

“In un certo senso - aggiunge Donà - il kiwi oggi non è ancora riuscito a ritagliarsi un ruolo centrale, rappresenta una sorta di completamento del paniere frutticolo… Tutto questo mentre, complice l’arrivo delle temperature fredde, sta per entrare nel vivo la a campagna agrumi. La nostra azienda ha effettuato i primi invii di clementine nell’Est europeo, confidando in una buona accoglienza. Anche in questo ambito, peraltro, la concorrenza greca è particolarmente agguerrita”. 

“Per il kiwi ci sono margini di miglioramento nel prosieguo della campagna - conclude Donà - ma dipende da molte variabili ed è impossibile sbilanciarsi: staremo a vedere”. Le difficoltà di uno dei prodotti leader dell'ortofrutta Made in Italy vengono confermate a Italiafruit News anche dal coordinatore del Comitato kiwi dell’organismo interprofessionale Ortofrutta Italia, Pietro Fabbri, che non nasconde una certa preoccupazione. Nei prossimi giorni approfondiremo.

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