Noci in balia della guerra dei dazi Usa-Cina

Annibali: prezzi crollati, gli operatori fanno man bassa di prodotti sottocosto

Noci in balia della guerra dei dazi Usa-Cina
Regna la confusione più totale nel settore della noce, in balia della guerra commerciale in atto tra Usa e Cina che ha provocato un deciso deprezzamento del frutto su tutti i mercati internazionali, compresa l'Italia. Da aprile 2018 a oggi, il governo cinese ha infatti triplicato i dazi alle noci americane portandoli dal 15% fino al 50% del loro valore. 

"Ci sono stati due aumenti consecutivi alle tariffe Usa, uno il 2 aprile e l'altro il 6 luglio", spiega Alessandro Annibali, Ceo di New Factor e Ambasciatore per l'Italia dell'Inc (International Nut and Dried Fruit Council), l'associazione mondiale del comparto della frutta secca ed essiccata. "Di conseguenza - prosegue Annibali - la California, che quest'anno registra una raccolta record, ha ribassato i prezzi del 35%, passando da 1,25 a 0,90 dollari per libbra o anche meno per le varietà meno pregiate".



"La guerra dei dazi - evidenzia Annibali - ha rallentato molto gli acquisti di noci da parte della Cina, primo produttore mondiale e importatore netto, e dei mercati emergenti come India e Turchia che sono stati colpiti pesantemente dall'inasprimento delle tariffe di Trump, a cui i governi hanno reagito con altrettanti dazi su prodotti americani, in particolare su tutta la frutta secca della California".

Le dispute commerciali sono andate così a impattare profondamente sul mercato dell'Europa, spettatore di queste partite di ping-pong tra Stati. Con l'Italia che, a fronte del dimezzamento della produzione di noci di Sorrento dovuto alle piogge primaverili, sta importando sempre più prodotto dalla California. 


Totale merce disponibile di noci con guscio (carry over + nuovo raccolto in tonnellate) - Fonte: Inc

"Molti operatori europei e italiani - sottolinea ancora il Ceo di New Factor - hanno già fatto man bassa di noci californiane, acquistate a prezzi nettamente inferiori al loro costo di produzione di un dollaro per libbra. Le aziende hanno comprato quantitativi enormi che potrebbero anche non essere del tutto collocabili sul mercato e che, quindi, dovranno essere svenduti. Così facendo le produzioni della Francia e dell'Est Europa sono state praticamente fatte fuori dalle quelle californiane".

Il comparto vive quindi una fase di profonda incertezza e non riesce nemmeno a vedere la luce in fondo al tunnel. "Tutti gli operatori mondiali immaginano che quando Usa e Cina troveranno la quadra e i dazi verranno rimossi tutto tornerà alla normalità, ma la domanda è: quando potrà succedere? Nessuno lo può sapere. C'è chi confida nel prossimo G8 in Australia. Sarà vero?".


Totale merce disponibile di noci sgusciate (carry over + nuovo raccolto in tonnellate) - Fonte: Inc

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