Milano Fresh, le specialità italiane fanno cassa

Fornisce Horeca e Gdo del Nord Europa con un tasso di crescita del 90% annuo. «Fine 2018 difficile»

Milano Fresh, le specialità italiane fanno cassa
Un ufficio commerciale ben organizzato, rapporti trasparenti e “verticali” con fornitori e clienti, prodotti ortofrutticoli di qualità (tra cui bio, Igp, specialità): è la ricetta che ha consentito a Milano Fresh Srl, società brianzola di Brugherio, di farsi un nome all’estero e di essere inserita tra le aziende più performanti tra il 2014 e il 2017, quando è passata da 489 mila euro a 3,3 milioni di fatturato, con un tasso di crescita annuale del 90%. Un'agenzia evoluta di trading che si avvale di un network presente nei più importanti siti di produzione nazionali, dal Trentino Alto Adige alla Sicilia. “Il 95% del business - spiega a Italiafruit News il titolare Maurizio Castelluccio - è legato all’export nei Paesi del Centro-Nord Europa, dalla Germania al Benelux, dai Paesi Scandinavi al Regno Unito. Forniamo, con pallet misti, soprattutto l’Horeca ma anche le catene distributive, puntando essenzialmente su tre fattori: il grado di innovazione dell’impresa agricola con cui lavoriamo; la mentalità del nostro produttore di riferimento, che deve essere export oriented, e al quale chiediamo specifiche ad hoc; qualità e convenienza del prodotto”.


Promozione di Milano Fresh Srl sul profilo facebook aziendale

“La nostra filosofia - aggiunge Castelluccio - è quella di verticalizzare il lavoro il più possibile, garantendo trasparenza lungo tutta la filiera e facendo sentire ciascun componente del progetto parte di una vera e propria squadra. E poi, è importante differenziare: abbiamo riscoperto articoli e specialità ortofrutticole che fino a qualche anno fa nessuno considerava”. 

Il 60-65% dei volumi viene veicolato direttamente dalle sedi produttive, il restante 30-35% tramite i Mercati ortofrutticoli di Milano e Verona. Insieme all’export, l’azienda gestisce un’attività collaterale di e-commerce e una di distrbuzione locale per l’Horeca lombardo. 

Ma quali sono i prodotti trattati? “Soprattutto agrumi, pere Abate, kiwi, susine Angeleno, uva e, al primo posto in termini di volumi, le angurie, delle quali facciamo camion completi”, risponde Castelluccio. “Le mele? Poco o nulla: la Polonia, sempre più agguerrita, lascia pochi spazi…”.

“Il 2018 è finora un anno anomalo”, aggiunge il titolare di Milano Fruit. “Dopo un’estate molto calda che ci ha fatto lavorare bene sino a metà agosto con angurie, meloni, zucchine e una discreta campagna uva, gestita al meglio nonostante le difficoltà climatiche, da settembre abbiamo assistito a una frenata dovuta all’ampia disponibilità di prodotto estero: il clima mite ha allungato la stagione nel Centro Nord Europa, penalizzandoci. Prevediamo quindi di mantenere il fatturato sui livelli dello scorso anno”.

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