Mele italiane schiacciate dalla concorrenza estera

L'analisi del Gruppo Tiraboschi: vendite al palo, perdiamo clienti arabi

Mele italiane schiacciate dalla concorrenza estera
Malgrado l'arrivo del freddo, le mele italiane continuano a vivere una situazione commerciale negativa. “Tutte le varietà sono sotto pressione”, spiega a Italiafruit News Savino Tiraboschi, direttore generale dell'omonimo Gruppo - insediato nei Mercati all'ingrosso di Bergamo e Milano - per sottolineare che le vendite del frutto procedono con lentezza e ciò non incoraggia un rialzo dei prezzi.
 
"La domanda in questo momento è molto scarsa, mentre l'offerta disponibile è ampia. La merce rimane quindi ferma nei magazzini frigoriferi - evidenzia - Questa staticità rende difficile prospettare un incremento dei prezzi nel breve termine".

Quest'anno le aziende tricolore, già "ingolfate" più del solito, si trovano anche a dover affrontare un nuovo problema su scala internazionale: il rafforzamento della concorrenza estera a basso prezzo.  


Mele polacche

"Anche a noi italiani - sottolinea l'operatore - gli operatori polacchi, tedeschi e di altri stati Ue offrono tanta merce a quotazioni irrisorie. Questi Paesi stanno guadagnando quote di mercato, portandoci via clienti in Nord Africa (Egitto, Tunisia, ecc.), Giordania e Arabia Saudita”.

Tiraboschi, per il prossimo futuro, confida soprattutto nel mercato primaverile. “La campagna finora è stata anomala. L’inverno non lo prevedo brillante, anche se tutto può comunque cambiare in corso d’opera. Per i mesi primaverili, di sicuro, nutriamo buone aspettative”.

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