Minguzzi: mutamenti climatici? Serve specializzazione

Minguzzi: mutamenti climatici? Serve specializzazione
Intervenendo al convegno faentino su “Mutamenti climatici e frutticoltura di domani” organizzato da Confagricoltura, Giancarlo Minguzzi, presidente di Fruitimprese Emilia Romagna e dell’Op Minguzzi di Alfonsine, ha tracciato un quadro della frutticoltura regionale che vede “superfici calanti per pesche e nettarine, in crescita per albicocche, stabili per mele, pere, susine e kiwi”.

Circa il contrasto ai mutamenti climatici Minguzzi ha detto che “il futuro della frutticoltura regionale è nel segno di innovazione e specializzazione. Servono quindi terreni adatti ad accogliere impianti frutticoli sempre più specializzati. E’ necessario quindi operare su terreni ben drenati con possibilità di irrigazione di soccorso; questo è importante per limitare vari marciumi nelle cultivar, soprattutto nelle drupacee”.

Sul fronte del rinnovamento varietale “i costitutori di nuove varietà dovranno ben sperimentare varietà resistenti ai marciumi e alla cimice asiatica che quest’anno si è rivelata un vero flagello per tutta la nostra frutticoltura, in particolare per il raccolto di pere”.

Infine la qualità: “Non servono nuovi marchi. Per la tutela della qualità sarebbe sufficiente integrare strumenti che esistono già quali le produzioni a marchio Igp, adeguando i parametri minimi di qualità e integrandoli con indicazioni minime di brix (contenuto zuccherino) e acidità”.

Fruitimprese Emilia Romagna è l’associazione  che riunisce le grandi imprese private commerciali dell’ortofrutta della regione per un fatturato di 900 milioni di euro/anno e il 60% di export.

Fonte: Fruitimprese Emilia Romagna