Livorno progetta il nuovo Mercato ortofrutticolo

Due edifici speculari, con 12 magazzini, uniti da una grande tettoia

Livorno progetta il nuovo Mercato ortofrutticolo
Livorno si prepara a realizzare il nuovo Mercato ortofrutticolo: l'attuale struttura di via Sgarallino andrà in pensione e la nuova area mercatale troverà spazio in via del Crocino – all’angolo nord ovest della Scopaia – un'area vicina allo svincolo Livorno Sud dell'Aurelia.

L'amministrazione comunale guidata dal sindaco Filippo Nogarin (Movimento 5 Stelle) ha approvato il progetto definitivo del nuovo Mercato ortofrutticolo: sarà costituito da due edifici speculari uniti da una grande tettoia con struttura in legno lamellare e copertura vetrata. All’interno 12 unità magazzino con superficie utile di 125 mq concepite come autonome ma accorpabili a due o tre per consentire magazzini più grandi. L’operazione è parte del pacchetto di interventi finanziato con il bando periferie e delinea la realizzazione della nuova struttura in zona Nuovo Centro.



“La nostra è stata una scelta di campo, abbiamo voluto un futuro per il mercato a differenza di chi lo voleva cancellare e ci abbiamo creduto al punto da intercettare per quest’opera 5 milioni di euro di fondi governativi”, così commenta Filippo Nogarin, sindaco di Livorno.

“Parliamo di un passaggio importante per il commercio ortofrutticolo cittadino che avrà una struttura nuova, moderna e efficiente con cui sviluppare la sua offerta - aggiunge Alessandro Aurigi, assessore a urbanistica e lavori pubblici - Abbiamo modificato la collocazione del nuovo mercato rispetto all'ipotesi iniziale, scegliendo un'area più ampia e di forma regolare, proprio per ottimizzare al massimo la progettazione, pensando ad un edificio compatto e funzionale, energeticamente sostenibile e con ridotto impatto acustico. Inoltre, proprio per agevolare gli operatori nella loro attività, il nuovo mercato sarà vicino alle principali vie di comunicazione cittadine, come la variante Aurelia, ed avrà una serie di spazi e funzioni accessorie che miglioreranno molto la gestione e la capacità operativa. Una soluzione ottimale rispetto all’area attuale in via Sgarallino che, una volta trasferito il mercato, potrà essere a sua volta oggetto di un importante intervento di riqualificazione urbana”.

“Questo progetto nasce in condivisione con gli operatori, nel solco della difesa comune della presenza di un mercato ortofrutticolo a Livorno - conclude Paola Baldari, assessore al commercio -. Un obiettivo questo che come amministrazione abbiamo perseguito con grande impegno e tutt’oggi continuiamo ad assicurare un giro d’affari da 15 milioni di euro e 150 posti di lavoro”.

Mercato ortofrutticolo Livorno

Ciascun magazzino avrà un’apertura sul retro, per lo scarico della merce, e una sul davanti sotto la grande vetrata, dove si troveranno le dotazioni impiantistiche per gli uffici a servizio dell’attività di vendita. Oltre ai due corpi principali sarà realizzato anche un edificio, posto a fianco dell’ingresso coperto, che conterrà un ufficio per la direzione del mercato, un bar, un ufficio per la cooperativa di pulizie e un’officina per ricovero e manutenzione dei mezzi della cooperativa di facchinaggio oltre agli spogliatoi e servizi igienici a questa dedicati e i servizi per gli esterni. Il progetto approvato prevede inoltre la realizzazione di un ampio parcheggio e la viabilità interna necessaria ad agevolare l’ingresso e l’uscita dei mezzi.

Il nuovo Mercato ortofrutticolo di Livorno sarà alimentato da energia pulita. I due edifici principali avranno infatti nella parte di copertura rivolta verso sud 330 pannelli fotovoltaici che costituiranno la fonte di energia rinnovabile della struttura, con una potenza stimata di 90 kWp. L’impianto inoltre sarà integrato con batterie di accumulo per fornire energia durante le ore notturne, in assenza di produzione fotovoltaica, sia alle componenti di illuminazione a led del piazzale sia alle pompe di calore.

L’attuale mercato ortofrutticolo livornese si estende su una superficie totale di circa 14.400 metri quadri e vede la presenza di 10 commissionari e 30/35 produttori agricoli. Si tratta di una realtà che attualmente fornisce occupazione a oltre 150 unità lavorative, rifornendo circa 400 punti vendita tradizionali, con un giro di affari di circa 15/18 milioni di euro all’anno.

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