Emilia-Romagna, i mercati all'ingrosso fanno rete

Accordo tra Bologna, Rimini e Parma: più servizi e più competitività

Emilia-Romagna, i mercati all'ingrosso fanno rete
Tre centri agroalimentari che fanno rete e avviano un processo di aggregazione organizzativa e operativa. In Emilia-Romagna è già successo su altri ambiti governati dal pubblico, dal trasporto alla sanità. E ora sono i mercati all'ingrosso - per la precisione il Caab di Bologna, il Caar di Rimini e il Cal di Parma - che cercano una strada per migliorare competitività ed efficienza.

Nei giorni scorsi in Regione è stato sottoscritto un protocollo d'intesa che segna l'avvio di un processo di aggregazione organizzativa e operativa tra le tre società di gestione dei mercati ortofrutticoli all'ingrosso di Bologna, Rimini e Parma. Gli obiettivi dichiarati? Più competitività a servizio dei consumatori e maggiori servizi per gli operatori commerciali con l’idea di trainare le economie del territorio. Per riuscirci si punta all’integrazione delle strategie commerciali e organizzative dei tre centri agroalimentari all’ingrosso partecipati dalla Regione Emilia-Romagna.



Il protocollo di intenti è stato sottoscritto tra i presidenti di Caab, Cal e Caar, rispettivamente Andrea Segrè, Marco Core e Mirco Pari, gli assessori comunali Davide Conte (Bologna), Gianluca Brasini (Rimini) e Marco Ferretti (Parma), alla presenza dell’assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini. L’intesa, promossa dalla Regione, segna l’avvio di un progetto di aggregazione organizzativa ed operativa delle tre strutture, la cui principale attività è la gestione dei mercati ortofrutticoli all’ingrosso che sorgono nei rispettivi Comuni, che sono anche gli azionisti di maggioranza, con la Regione che detiene quote minoritarie del capitale delle società.



“L’Emilia-Romagna - afferma Corsini - dispone di una rete di 19 tra centri agroalimentari e mercati all’ingrosso: un patrimonio di valore per il servizio che offrono al sistema economico locale. Lo scenario in cui queste strutture operano negli ultimi tempi è tuttavia mutato profondamente, soprattutto per le grandi trasformazioni che hanno riguardato la distribuzione, sia quella al dettaglio, sia la Gdo. Di qui l’esigenza di fare rete, modernizzare e rilanciare il ruolo di queste strutture, puntando soprattutto sull’offerta di servizi innovativi, sulle sinergie operative per il contenimento dei costi gestionali e sul rafforzamento della collaborazione gestionale tra operatori pubblici e privati”.

Tra le priorità indicate nel protocollo sottoscritto, il trasferimento delle conoscenze e delle esperienze maturate dai Centri, il miglioramento della qualità dei servizi offerti a consumatori e operatori, la condivisione di soluzioni tecnologiche e organizzative, la partecipazione comune a fiere e congressi, la progettazione di soluzioni innovative in tema di e-commerce.